Luna, ci sono voluti quasi 60 anni per avere la risposta | Questo enigma ha gettato nello sconforto gli scienziati migliori

I misteri della Luna (Canva-Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it
Un mistero rimasto irrisolto per fin troppo tempo. Gli ultimi rilevamenti hanno permesso di trovare finalmente una soluzione
Nonostante l’essere umano, soprattutto nel corso dell’ultimo cinquantennio, abbia cominciato a conoscere sempre meglio la Luna e le sue caratteristiche, sono numerosi i misteri che restano ancora da svelare.
A partire dalla sua origine, sulla quale non esistono conferme certe al 100%, nonostante una teoria prevalga su tutte: la stessa vorrebbe che un corpo enorme, soprannominato Theia, sarebbe entrato in collisione con il nostro Pianeta, circa 4,5 miliardi di anni fa, con i successivi detriti che si sarebbero andati ad agglomerare fino a formare la Luna.
Il fatto, poi, che la Luna compia una rotazione sincrona, ha fatto sì che il suo lato nascosto non venisse mai svelato dinnanzi alla Terra. Tuttavia, le numerose missioni andate in scena sul satellite hanno permesso di tracciarne la “morfologia“.
Un altro mistero irrisolto rimane quello della presenza eventuale di acqua sul satellite, che indicherebbe la formazione di vita microbica al di sopra dello stesso. Recentemente, ad esempio, sono state rinvenute tracce di ghiaccio all’interno di crateri.
Lo spettacolo della Luna
Per la prima volta nella storia è stato possibile individuare, ritrarre e diffondere un tramonto sulla Luna. A rendersi protagonista di questi scatti è la NASA, riuscita nell’impresa di dare, in un certo senso, continuità alla grande scoperta relativa al verificarsi di tale fenomeno anche sulla superficie lunare, come quanto venne appreso già nel 1972.
Fu proprio in questa data che, nell’ambito della missione Apollo 17, l’astronauta a stelle e strisce Eugene Cernan documentò per la primissima volta l’evento. Nonostante siano seguiti, nel corso degli ultimi cinquant’anni e più, ulteriori approfondimenti in merito, immagini così nitide non erano mai state fornite. L’impiego del lander privato Blue Ghost si è rivelato determinante per l’esecuzione di due immagini in alta definizione di questo bagliore, che cela dietro di sé un fenomeno sicuramente affascinante, ma anche ricco di mistero.
L’importanza dell’evento
La NASA, nello specifico, ha condotto una missione collaborando con l’agenzia privata con sede in Texas, nota come Firefly Aerospace, che si è articolata nel corso di circa due settimane, avendo avuto inizio con l’atterraggio del rover in una zona sita nel nord-est della superficie lunare, ribattezzata Mare Crisium, al cui interno sorge una formazione vulcanica denominata Mons Latreille. Quanto si è riuscito a comprendere è che l’origine del fenomeno sia da attribuire a minuscole particelle di polvere presenti nell’atmosfera lunare, capaci di illuminarsi in corrispondenza dell’alba e del tramonto.
Il lander Blue Ghost è stato spedito sulla Luna grazie ad un razzo Falcon implementato della SpaceX, i quali hanno unitariamente compiuto un percorso lungo circa 4,5 milioni di km, trasportando, inoltre, svariati esperimenti scientifici. In merito l’amministratore delegato della Firefly Aerospace, Jason Kim, si è espresso con parole d’orgoglio circa il buon esito della missione, da lui definita come “primo atterraggio commerciale sulla Luna”. Kim ha affermato la propria convinzione relativa a quanto questo progresso rappresenterà una svolta nella storia, permettendo di comprendere le potenzialità dell’uomo nell’ambito aerospaziale. Lo scrive Tecnologia Libero.