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Plutone, questo Pianeta nasconde un segreto sotto la superficie | Partita la missione per svelare il “Mistero degli Inferi”

Plutone

Plutone (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it

Una nuova missione si preoccuperà di indagare Plutone e tutti i segreti che esso nasconde. Ecco cosa si sa a riguardo.

Plutone, una volta considerato il nono pianeta del Sistema Solare, ha sempre suscitato grande interesse tra astronomi e appassionati di astronomia. Scoperto nel 1930 da Clyde Tombaugh, questo corpo celeste ha una dimensione molto più ridotta rispetto agli altri pianeti, con un diametro di circa 2.377 chilometri.

Per decenni è stato considerato l’ultimo pianeta del nostro sistema planetario, fino al 2006, quando l’Unione Astronomica Internazionale lo riclassificò come “pianeta nano”. Plutone si trova nella Fascia di Kuiper, una regione popolata da piccoli corpi ghiacciati oltre l’orbita di Nettuno. La sua orbita è altamente ellittica, e talvolta lo avvicina più a Sole di Nettuno stesso.

La superficie di Plutone è composta principalmente da ghiaccio di azoto, metano e monossido di carbonio, e presenta vaste pianure, catene montuose e crateri che raccontano una storia geologica complessa e affascinante. L’esplorazione diretta di Plutone è stata possibile solo nel 2015, grazie alla missione New Horizons della NASA.

La sonda ha trasmesso immagini dettagliate della superficie, rivelando caratteristiche sorprendenti come la vasta pianura di Sputnik Planitia e montagne di ghiaccio alte fino a 3.500 metri. Queste scoperte hanno dimostrato che Plutone è un mondo dinamico, con fenomeni geologici ancora attivi, contrariamente a quanto si pensava in passato.

Perchè studiarlo

Plutone non è solo un oggetto freddo e distante, ma un laboratorio naturale per comprendere meglio la formazione e l’evoluzione del Sistema Solare. La sua atmosfera sottile, composta principalmente da azoto con tracce di metano, si espande e si contrae in base alla distanza dal Sole, mostrando cambiamenti stagionali sorprendenti. Studiare Plutone ci permette di capire meglio non solo i pianeti nani, ma anche i meccanismi che regolano altri corpi ghiacciati.

Plutone rimane un oggetto di enorme fascino scientifico e culturale. Anche se non è più considerato un pianeta “ufficiale”, la sua scoperta, le missioni spaziali e le continue osservazioni ne fanno uno dei protagonisti più intriganti del Sistema Solare.

Indagini Plutone
Indagini Plutone (Depositphotos foto) – www.aerospacecue.it

La nuova missione

Come riporta hdblog.it, una nuova missione spaziale chiamata Persephone punta a indagare se esiste ancora un oceano liquido. A differenza del sorvolo di New Horizons nel 2015, che ha fornito solo alcune ore di osservazioni ravvicinate, Persephone resterebbe in orbita attorno al pianeta nano per oltre tre anni, mappandone l’intera superficie e analizzando calotte ghiacciate, possibili sorgenti di calore e attività criovulcanica.

Il viaggio verso Plutone richiederebbe oltre 27 anni, con opportunità di lancio tra il 2029 e il 2032, e un costo stimato di circa 3 miliardi di dollari. Nonostante le difficoltà logistiche, come la necessità di generatori termoelettrici a radioisotopi e il mantenimento della competenza tecnica per decenni, la missione affascina la comunità scientifica.