Preoccupazione enorme degli scienziati | Questo segnale non promette nulla di buono: agire prima della catastrofe

Segnale misterioso (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it
Un segnale particolare, strano e inspiegabile riaccende la curiosità degli astronomi, ecco di cosa potrebbe trattarsi.
Ogni volta che pensiamo di avere capito qualcosa dell’Universo, ecco che arriva un segnale, un dato, una scoperta che ribalta tutto. È come se lo spazio si divertisse a lasciarci piccoli indizi, quasi messaggi in codice, che ci spingono a guardare sempre più lontano.
Il bello – o il complicato – è che abbiamo strumenti potentissimi che riescono a captare anche la più flebile delle onde radio, eppure spesso quei segnali ci lasciano a bocca aperta. Emissioni che sembrano non avere senso, che non rientrano nei modelli che abbiamo costruito negli anni. Cioè, pensateci: ricevi un impulso dallo spazio profondo e tutto quello che puoi dire è “non sappiamo cos’è”. Affascinante, no? O anche un po’ inquietante.
In mezzo a tutto questo, gli scienziati si trovano a fare ipotesi su oggetti forse mai classificati prima. Cose che si comportano in un modo, ma con dettagli che le fanno sembrare qualcos’altro. Magari sono una via di mezzo, una specie di “ibrido” che ci è sfuggito finora. Le teorie si moltiplicano, eppure nessuna sembra adattarsi davvero bene.
E quando iniziano ad arrivare segnali regolari, ma completamente diversi tra loro, il mistero si infittisce. Alcuni sono forti, altri debolissimi, e a volte spariscono del tutto per poi tornare modificati. Non parliamo di semplici lampeggiamenti, ma di fenomeni complessi, con caratteristiche che cambiano di colpo. E ogni cambiamento apre una nuova domanda.
Un oggetto bizzarro che rompe gli schemi
Il nome non aiuta – ASKAP J1935+2148 – ma dietro questa sigla c’è qualcosa che sta facendo impazzire (in senso buono) gli astronomi. Si trova a circa 15.820 anni luce da noi, nella nostra stessa galassia. Questa stella di neutroni emette segnali radio a intervalli regolari di 53,8 minuti, però… c’è un però. Questi segnali sono molto più luminosi del normale e, sorpresa, cambiano pure il tipo di polarizzazione.
A un certo punto si è notato che, dopo un periodo di silenzio, la stella ha ripreso a “pulsare”, ma con una luce 26 volte più debole rispetto a prima. E non solo: il tipo di polarizzazione è passato da lineare a circolare. Roba che non si vede tutti i giorni, insomma. Un comportamento davvero strano, che ha messo in crisi parecchie certezze. Ma di cosa si tratta?
L’ipotesi particolare
Alcuni studiosi pensano che questa stella potrebbe essere una sorta di magnetar “in pensione”, per così dire. Una versione più vecchia e tranquilla delle famose stelle iper-magnetiche. Anche se non brilla molto nei raggi X, sembra avere ancora abbastanza energia da emettere segnali radio regolari e ben strutturati. Forse è il pezzo mancante tra le pulsar classiche e le magnetar più attive.
Come riporta anche Passione Astronomia, potrebbe trattarsi di un esemplare raro, una chiave per capire altri segnali misteriosi osservati in passato. Se così fosse, staremmo guardando a una nuova fase del ciclo vitale delle stelle di neutroni. Una fase che finora ci era semplicemente sfuggita.