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Sole, ALLERTA degli scienziati | La sua attività porterà danni enormi sulla Terra: al via una fase critica per l’economia

Gli effetti del Sole sulla Terra

Gli effetti del Sole sulla Terra (123RF foto) - www.aerospacecue.it

La nostra stella è in costante attività ed è in grado di produrre effetti realmente infausti sulla nostra quotidianità. Anche i colossi si inginocchiano

Quando parliamo di attività solare facciamo riferimento all’insieme dei fenomeni che avvengono direttamente sulla superficie della nostra Stella Madre, nonché all’interno della sua peculiare atmosfera.

Le tecnologie moderne ci hanno permesso di comprendere in modo sempre più specifico la dinamica solare, come avvenuto grazie all’impiego di satelliti quali SOHO e SDO, ma anche della ancor più recente Parker Solar Probe, sonda unica nel suo genere.

Le funzionalità dei medesimi strumenti sono da ricercare nella garanzia di una maggiore comprensione circa la fisica stellare, ma anche della meteorologia e delle sue previsioni, indispensabili anche per la protezione delle infrastrutture terrestri.

Inoltre, è importante sapere come l’attività solare influenza la Terra in modo diretto, così come indiretto, ponendosi dietro a fenomeni naturali, tra i quali le aurore, ma anche di disturbi e sbandamenti che colpiscono direttamente i comparti tecnologici.

Imprevedibili e capaci di creare conseguenze

Le macchie solari, le cui origini non risultano essere ancora perfettamente note, hanno origine direttamente sulla superficie solare e sono la rappresentazione del frutto delle interazioni con il campo magnetico solare, portando molto frequentemente alla formazione di brillamenti o espulsioni di massa coronale, del tutto improvvise. Il livello di attività della nostra stella madre è soggetto ad un calcolo che tiene conto strettamente del numero di macchie visibili al momento dell’approfondimento, che può essere soggetto ad aumentare o a diminuire, in base a cicli regolari.

Infatti, ogni undici anni circa il campo magnetico del Sole si ribalta in modo drastico, producendo un effettivo scambio di posizione tra i poli, portano l’attività solare a crescere a dismisura, raggiungendo il proprio picco esclusivamente quando le osservazioni rendono possibile inquadrare la presenza di macchie, centinaia su centinaia, anche nello stesso giorno. Si tratta di un fenomeno osservato per la prima volta nel 1755; alla primordiale denotazione sarebbero seguiti oltre venti cicli solari, con quello attualmente manifestato classificabile a cavallo tra il ventiquattresimo e il venticinquesimo.

Sole
Attività solare (Freepik foto) – www.aerospacecue.it

Uno stato di costante allerta

Ma la conduzione di numerose ulteriori analisi si è rivelata determinante per indicare la possibilità di esistenza di periodi più lunghi: si parla di 88 anni, ma anche di 200, o addirittura di oltre 2.300 anni. L’attività della stella madre prolungata per un simile periodo di tempo porterebbe ad un aumento delle macchie e delle eruzioni, a loro volta capaci di produrre un incremento delle particelle cariche lanciate nello spazio, alla base del vento solare.

In condizioni canoniche, il campo magnetico terrestre ha la capacità di deviare altrove le stesse particelle, proteggendo, di fatto, il nostro Pianeta, ma in presenza di una tempesta solare violenta e decisa le capacità del campo magnetico potrebbero non rivelarsi sufficienti, con conseguenze gravi dietro l’angolo, pronte a riversarsi sugli abitanti terrestri. Interruzioni di reti elettroniche, blackout e seri danni agli strumenti elettronici. Se parliamo di orbita, poi, la situazione diviene ancora più complessa, con satelliti e GPS totalmente fuori uso, nonché con ipotetici danni a svantaggio delle componenti elettroniche dei veicoli spaziali. Lo scrive Tecnhology Review.