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Auto, più freni più ti ammali | Altro che invenzione, lo dice la scienza: in confronto i motori diesel sono aerosol benefici

Freno e pericoli (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it

Freno e pericoli (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it

Una nuova ricerca scientifica svela che alcuni componenti delle auto possono risultare più nocivi persino del diesel.

Quando si parla di auto e ambiente, il pensiero corre subito ai carburanti. Benzina, diesel, elettrico… insomma, da anni la questione sembra tutta lì. Ma la realtà è un po’ più complicata di così. Non basta guardare al tubo di scappamento per capire quanto un veicolo possa incidere sulla qualità dell’aria e, di conseguenza, sulla nostra salute. C’è molto altro che spesso passa sotto silenzio.

Molti automobilisti pensano che l’inquinamento arrivi solo dallo scarico, invece no. Le strade delle città sono piene di sostanze invisibili che non vengono dai motori. Restano sospese nell’aria che respiriamo ogni giorno, eppure raramente finiscono al centro del dibattito pubblico. Eppure la scienza da tempo avverte che non si tratta di dettagli trascurabili, anzi, sono fattori che cambiano il modo di affrontare la mobilità.

Negli ultimi anni l’industria ha puntato tutto su innovazioni presentate come la chiave della svolta. Auto ibride, elettriche, alimentazioni “green”… sembrava fatta. E invece, nonostante i progressi, emergono ostacoli inattesi che rendono più difficile parlare di una vera soluzione. La promessa di un futuro a emissioni zero si scontra con problemi che non dipendono solo dai carburanti.

Anche perché dietro ogni automobile non c’è solo la guida: ci sono processi industriali enormi. Lavorazioni, estrazioni, consumo d’acqua e di risorse, tutto lascia un’impronta ecologica significativa. Non riguarda soltanto il clima, ma pure la biodiversità e la vivibilità delle città. In altre parole, l’idea di “macchina pulita” è molto più sfuggente di quanto sembri.

Un annuncio che spiazza chi guida

Ed ecco che, come se non bastasse, arriva uno studio che mette tutto in discussione. Una ricerca recente ha mostrato che esistono parti di un’auto persino più dannose del famigerato motore diesel. Una notizia che ha colto di sorpresa non solo chi guida tutti i giorni, ma pure i colossi dell’automotive.

Il lavoro, firmato dall’Università di Southampton, ha messo a confronto diversi tipi di polveri e il loro effetto sulla salute dei polmoni. Non è stato un test rapido, ma un’analisi approfondita. I risultati sono riportati anche da Panorama-auto.it, che ha sottolineato come queste scoperte potrebbero cambiare le carte in tavola per tutto il settore automobilistico.

Inquinamento (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it
Inquinamento (Depositphotos foto) – www.aerospacecue.it

La scoperta che cambia tutto

Il vero problema, spiegano i ricercatori, arriva dai freni. Le pastiglie rilasciano particelle minuscole, talmente piccole da essere 30 volte più sottili di un capello. E queste non si fermano nelle vie respiratorie superiori: finiscono dritte negli alveoli polmonari, dove creano infiammazioni e danni ancora peggiori rispetto al particolato dei diesel.

Tra i vari materiali analizzati, quelle organiche sono risultate le peggiori. Contengono alte dosi di rame e provocano reazioni tossiche alle cellule polmonari più forti persino di quelle causate dagli scarichi. Secondo gli scienziati, ridurre il rame potrebbe attenuare un po’ l’impatto, ma il punto è che ora si apre un nuovo fronte nella lotta all’inquinamento urbano. E forse l’idea stessa di mobilità “sostenibile” dovrà essere ripensata da zero.