Auto, d’ora in poi quando ti arriva una multa devi fare nome e cognome | Se ritardi a farlo ti becchi 1100€ di multa

Nome e cognome obbligatori (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it
Non soltanto la targa, ma anche nome e cognome. Le forze dell’ordine vogliono tutto per iscritto, entro i tempi dettati. Pena una salatissima sanzione
Le multe o sanzioni amministrative pecuniarie vengono previste dal Codice della Strada al fine di punire chi viene sorpreso a commettere violazioni rispetto alle norme imposte dal CdS stesso mentre si trovano alla guida del proprio veicolo.
Che si tratti di un veicolo a quattro o a due ruote, motorizzato o meno, esistono leggi specifiche volte a sanzionare qualunque tipo di comportamento, per di più anche nel corso della sosta dei veicoli, non relegando l’eventualità unicamente alla marcia.
Le circostanze più comuni sono quelle corrispondenti all’eccesso di velocità rispetto ai limiti vigenti, al mancato utilizzo delle cinture di sicurezza, all‘impiego del cellulare quando ci si trova al volante o al mancato rispetto della segnaletica stradale.
Tra le piene facoltà degli automobilisti c’è anche quella di contestare la sanzione nell’immediato o per notificata causa. L’importo della stessa, inoltre, non sarà mai fisso, ma varierà in relazione alla gravità dell’infrazione commessa, ma anche dall’eventualità di una recidiva.
Un obbligo necessario da rispettare
Quando un automobilista riceve una lettera volta a notificare un’avvenuta violazione del Codice della Strada, con conseguente sanzione, questo documento deve contenere al suo interno alcune informazioni imprescindibili. Oltre alla somma di denaro che dovrà essere saldata, infatti, il verbale potrebbe imporre all’automobilista di indicare il soggetto che al momento della violazione si trovava effettivamente al volante, soprattutto quando il comportamento mantenuto è stato giudicato come talmente grave da obbligare chi di dovere a comminare sanzioni accessorie, quali la decurtazione di punti dalla patente.
L’articolo 126 bis del Codice della Strada, infatti, dispone che chi riceve un verbale notificato in un secondo momento rispetto alla commissione dell’infrazione, ha a disposizione soli 60 giorni di tempo per indicare all’attenzione delle Forze dell’Ordine quanto richiesto, in quanto procedure quali la perdita dei punti devono colpire necessariamente chi si è reso protagonista della violazione, anche se si trovava a bordo di un‘auto intestata a terzi.
Come impugnare il verbale?
A ribadirlo è stata anche una sentenza con cui si è espressa la Corte Costituzionale ormai vent’anni fa, con la numero 27 del 2005. Omettere l’indicazione delle informazioni richieste costituisce a tutti gli effetti una violazione autonoma, conducendo ad una sanzione ulteriore, compresa tra i 286 e i 1.100 euro. Tuttavia, il cittadino non deve necessariamente essere obbligato a ricordare ogni evento occorso, con la giurisprudenza che evidenzia alcune specifiche circostanze che possono essere considerate plausibili a “giustificare” la dimenticanza del soggetto a cui viene rivolta la domanda.
Se il verbale viene ricevuto quasi al termine dei 90 giorni, dopo che l‘infrazione effettiva è avvenuta già da diverso tempo, la complessità nella ricostruzione degli eventi può essere giudicata come plausibile, nella stessa situazione in cui ad essere coinvolto nell’infrazione è un mezzo aziendale o ad utilizzo famigliare, impiegato da più membri dello stesso nucleo. A scriverlo è Brocardi.it.