Cometa 3I/ATLAS, finalmente smontate le teorie della cospirazione | Non è una nave aliena: la prova schiacciante

Illustrazione di una cometa (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it
Nuove immagini smontano definitivamente le teorie più estreme su 3I/ATLAS: gli scienziati confermano la vera natura dell’oggetto.
Ogni volta che qualcosa arriva da “fuori”, dal profondo dello spazio, la gente inizia subito a fantasticare. È inevitabile. Oggetti misteriosi, luci strane, movimenti insoliti: bastano pochi dettagli per accendere l’immaginazione. E quando si parla di corpi celesti non identificati, beh… il passo verso teorie fuori dal comune è sempre breve.
Soprattutto se nessuno sa ancora spiegare esattamente di cosa si tratti. Negli ultimi anni, casi simili non sono mancati. Ti ricordi Oumuamua? Anche lì era partito tutto con osservazioni scientifiche, ma poi ci si è trovati nel pieno di discussioni su ipotetiche sonde aliene e civiltà avanzate.
Basta un oggetto che non si comporta come “dovrebbe” e subito l’interesse pubblico schizza alle stelle. A volte persino gli esperti si lasciano trascinare dal dibattito. E infatti, stavolta la storia si è un po’ ripetuta. Appena questo nuovo oggetto ha cominciato a fare capolino nei radar degli osservatori, il web si è scatenato.
Teorie complottiste, analisi approssimative, chi sosteneva di vedere strutture geometriche strane… insomma, il solito spettacolo. C’è stato anche chi ha parlato di “costruzione artificiale”. Eh. Il punto è che non sempre serve cercare risposte nei misteri.
Una spiegazione razionale
A volte la spiegazione è già lì, basta avere pazienza e gli strumenti giusti per vederla arrivare. Gli astronomi, nel frattempo, hanno continuato a osservare l’oggetto – ora noto come 3I/ATLAS – senza troppe scenate. E qualcosa, anzi più di qualcosa, è finalmente venuto fuori.
Le immagini parlano chiaro. Il comportamento dell’oggetto è naturale, anche se un po’ atipico. Nessun movimento meccanico, nessuna struttura. Solo una massa spaziale che si sta sciogliendo e che supererà l’orbita di Marte verso fine ottobre. Tutto assolutamente in linea con ciò che la scienza si aspettava, una volta raccolti i dati corretti.
Un dettaglio insolito ha fatto partire tutto
Negli ultimi giorni, sono arrivate nuove immagini piuttosto nitide: 3I/ATLAS ha iniziato a sviluppare una coda, proprio come una cometa “classica”. È successo mentre si avvicinava al Sole, ma in modo un po’ anticipato rispetto a quanto ci si potesse aspettare. Non è un dettaglio da poco, perché potrebbe indicare una composizione diversa dal solito. Secondo quanto riportato da Science Alert, e ripreso da Everyeye, questo oggetto contiene molto ghiaccio di anidride carbonica, che – a differenza del ghiaccio d’acqua – inizia a sublimare a temperature più basse.
Quindi la coda è comparsa prima, molto prima rispetto al punto in cui le comete di solito iniziano a mostrare segni d’attività. E non solo: la forma e il colore della coda forniscono indizi preziosi su cosa sta succedendo. Le nuove analisi – in particolare quelle raccolte dall’Osservatorio Gemini – hanno lasciato poco spazio ai dubbi. 3I/ATLAS non è una navicella aliena, né un oggetto artificiale. È una cometa, punto. Le sue caratteristiche combaciano perfettamente con quelle già note: ghiaccio, polvere, sublimazione sotto il calore del Sole… tutto torna.