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L’aereo più veloce del mondo è pronto | Si va verso il primo decollo: quando passa non lo vedi e non lo senti

Velivolo veloce (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it

Velivolo veloce (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it

Un nuovo velivolo supersonico sta per decollare: rivoluzionario, silenzioso e velocissimo, promette di cambiare il volo per sempre.

Negli ultimi anni, ogni volta che si parla di nuovi aerei o di innovazioni nel volo, sembra che tutto giri intorno alla velocità. Ma non è solo questione di correre più veloci. È qualcosa di più profondo. Oggi, con certi progetti in fase avanzata, si inizia a parlare di una nuova era del volo, dove non conta solo arrivare prima… ma farlo senza rumore, senza scossoni, quasi senza lasciare traccia.

Il fascino dei velivoli supersonici non è mai davvero svanito. Dopo il Concorde, tanti ci hanno provato, ma tra costi altissimi e il fastidiosissimo “boom sonico”, nessuno è riuscito a portare avanti qualcosa di davvero concreto. Però la voglia di volare sopra la barriera del suono — in modo silenzioso — non è mai andata via. Anzi, è lì che continua a lavorare sottotraccia.

Tutto ruota attorno a un vecchio ostacolo: il rumore. Quel bang assordante che un tempo faceva tremare i vetri quando un jet superava la velocità del suono. Ecco, quel problema è ancora lì, dopo più di 50 anni, bloccando ogni sogno di voli supersonici sopra le città. Ma forse qualcosa si sta muovendo. Forse ci siamo quasi.

Alcuni prototipi sembrano finalmente vicini a cambiare le regole del gioco. Si sta lavorando su progetti dove ogni dettaglio è studiato nei minimi particolari: dalla forma delle ali alla chimica dei sistemi di sicurezza, tutto è pensato per rendere il volo più veloce, ma anche più sicuro e meno invadente. E uno di questi prototipi… sì, è davvero interessante.

Si prepara il decollo più atteso degli ultimi anni

A quanto riportato da The Sun, questo nuovo jet ha già superato test cruciali, come il rullaggio a bassa velocità (sì, ha camminato con le sue “gambe”) e alcune prove in galleria del vento in Giappone. Ogni fase è seguita passo dopo passo dal team della NASA, che ha mappato ogni singolo dettaglio: dal momento in cui l’aereo inizia a muoversi, fino all’atterraggio.

Dietro il suo aspetto affilato – quasi da navicella spaziale – c’è un progetto pensato per spezzare le onde d’urto in piccoli frammenti. Questo potrebbe evitare quei boati che, in passato, hanno fatto dire “no grazie” ai voli supersonici sopra terra. Se tutto andrà come previsto, il “figlio del Concorde” potrebbe dare il via a una nuova stagione di viaggi ultra-rapidi, cambiando per sempre il nostro modo di attraversare il mondo.

L'X-59 (NASA foto) - www.aerospacecue.it
L’X-59 (NASA foto) – www.aerospacecue.it

Una forma strana per un obiettivo preciso

Si chiama X-59, ma tutti lo stanno già chiamando “Son of Concorde”. Questo jet è l’anima della missione Quesst della NASA e, al momento, si trova nella fase finale di test a Palmdale, in California, in una base dell’Aeronautica militare americana. Tra i controlli più delicati, c’è stato anche un test legato all’idrazina — una sostanza tossica usata in caso di riavvio motore. Roba che va maneggiata solo in tuta bianca da laboratorio, per capirci.

L’obiettivo? Raggiungere Mach 1.5, cioè circa 990 miglia all’ora. Tradotto in tempi: un volo Londra–New York potrebbe durare meno di quattro ore. Ma la vera rivoluzione non è questa. È il suono. O meglio, l’assenza di quel boato che ha sempre accompagnato i voli supersonici. Invece del solito boom, qui si parla di un semplice “thump” – tipo il rumore di una portiera chiusa dal vicino di casa. Ah, la prima prova? Sarà un volo di rodaggio a quota bassa e velocità ridotta, giusto per assicurarsi che tutto funzioni come dovrebbe.