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Spazio, una botta impressionante | C’é stata un’enorme esplosione: scienziati completamente abbagliati

Illustrazione di un'esplosione in cielo (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it

Illustrazione di un'esplosione in cielo (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it

Un evento luminosissimo ha spiazzato gli scienziati: scoperta casuale nei cieli, qualcosa di mai visto prima.

Nel mondo dell’astronomia succede spesso che qualcosa arrivi a rompere gli schemi. Pensavi di aver già visto tutto, poi arriva l’universo a ricordarti che no, non hai capito ancora niente. Il cielo è pieno di segreti, e ogni tanto uno di questi salta fuori, lasciando tutti a bocca aperta. E quando succede, le definizioni che usavamo fino al giorno prima iniziano a traballare.

Capita anche che, mentre si cerca una cosa, se ne trovi un’altra del tutto diversa. I dati raccolti in anni e anni di osservazioni, spesso messi da parte in attesa di essere analizzati, nascondono dentro di sé dettagli sorprendenti. E proprio quando meno te lo aspetti, un segnale anomalo salta fuori, quasi per caso. È lì che inizia davvero la magia della ricerca.

Parlando di esplosioni stellari, ne conosciamo già parecchie: nova, supernova, kilonova… e ognuna ha caratteristiche sue. Ma evidentemente l’universo ha ancora delle carte da giocare. Ogni nuova scoperta cambia le regole del gioco, spingendo gli scienziati a rimettere tutto in discussione. Ed è questa incertezza continua che, in fondo, rende così affascinante tutto ciò che riguarda lo spazio.

Quando ci si imbatte in qualcosa di totalmente inaspettato, la scienza si rimbocca le maniche. Non basta uno strumento potente o un telescopio all’avanguardia, serve anche l’occhio esperto di chi sa riconoscere l’eccezionale nel mezzo della normalità. E se poi ci si mette anche un pizzico di fortuna, il quadro è completo.

Qualcosa che nessuno aveva previsto

Ecco, è andata proprio così: un gruppo di astronomi, mentre analizzava vent’anni di dati raccolti dal progetto OGLE (stavano cercando i buchi neri primordiali, per dire…), ha notato qualcosa che non tornava. Segnali strani, diversi da tutto quello che conoscevano. E invece di ignorarli, si sono messi a scavare, fino a trovare qualcosa di clamoroso.

Alla fine, sono saltate fuori ben 28 esplosioni misteriose, tutte localizzate in due galassie vicine alla nostra: la Grande e la Piccola Nube di Magellano. A un certo punto è stato chiaro che non si trattava di nova, né di supernova o kilonova. Era qualcosa di nuovo. E come si fa in questi casi? Gli hanno dato un nome.

Esplosione di una supernova (Depositphotos foto) - www.aerospacecuecue.it
Esplosione di una supernova (Depositphotos foto) – www.aerospacecuecue.it

Una luce mai vista prima

Si chiama “millinova”, ed è una delle esplosioni più luminose mai osservate: pensate, brilla cento volte più del nostro Sole. Gli scienziati pensano che derivi da una nana bianca – una cosiddetta “stella zombie” – che divora lentamente una stella compagna più gonfia. Una scena quasi da film, che però è accaduta davvero, là fuori, a milioni di anni luce da noi.

La scoperta è stata pubblicata sulla rivista Astrophysical Journal Letters e arriva da un gruppo guidato dall’Università di Varsavia. Non era ciò che stavano cercando, ma è esattamente ciò che hanno trovato. Come riportato da Tgcom24, un risultato così, totalmente inaspettato, è la dimostrazione che l’universo ha ancora tantissime sorprese in serbo… e a volte si nascondono proprio nei dati che pensavi di conoscere a memoria.