Altro che carne ed ossa | Questa scoperta mette i brividi: i nostri corpi sono frutto di esplosioni stellari ed estinzioni

Corpo umano e universo (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it
I nostri corpi raccontano una storia antica: un viaggio cosmico tra stelle esplose, elementi primordiali ed estinzioni dimenticate.
Chissà quante volte te lo sei chiesto: ma da dove veniamo davvero? No, non in senso filosofico… proprio dal punto di vista fisico, materiale. La risposta non è tra le nuvole, o meglio: sì, ma molto più in alto. C’è una teoria affascinante — anzi, ormai è più di una teoria — che ci collega direttamente al cosmo. Non è fantascienza, ma scienza vera, concreta, che scava nel passato dell’universo per spiegare ciò che siamo oggi.
Hai mai guardato le stelle di notte, con quella sensazione strana di sentirti minuscolo e gigantesco allo stesso tempo? Ecco, forse è perché dentro di te, senza che tu lo sappia, brilla qualcosa di quelle stesse stelle. Non solo in senso poetico, ma letteralmente: ogni parte del nostro corpo è fatta di materia che arriva da molto lontano. Molto più lontano della Terra, del Sole… e persino della nostra galassia.
Tutti gli elementi di cui siamo fatti sono figli di processi cosmici potentissimi, iniziati miliardi di anni fa, in un tempo in cui il nostro pianeta non esisteva nemmeno nei sogni dell’universo. E tutto questo… beh, è difficile da credere. Ma è proprio così.
La cosa ancora più assurda? Non è un evento raro o unico. È un ciclo. Un continuo mescolarsi, distruggersi e rinascere. L’universo ricicla se stesso, e noi ne siamo un prodotto. Anzi, no: ne siamo una delle sue espressioni più bizzarre e complesse. Un miscuglio di elementi che ha preso coscienza di esistere e ora si guarda indietro, cercando di capire come diamine sia successo tutto questo.
Come tutto è cominciato (spoiler: non sulla Terra)
Ok, facciamo un passo indietro. Tipo… parecchio indietro. Tutto comincia 13,8 miliardi di anni fa con — ovviamente — il Big Bang. Boom. L’universo nasce ed è un caos infuocato, pieno di energia e particelle. Ma niente di quello che ci serve per vivere c’è già: solo idrogeno e un po’ di elio. Zero carbonio, zero ossigeno, niente ferro. Insomma, un deserto chimico bello e buono.
Per fortuna entrano in scena le stelle. Vere protagoniste di questa storia. Quelle prime, enormi, iniziano a “cucinare” atomi nei loro cuori incandescenti. In pratica, sono dei forni nucleari giganteschi. Trasformano idrogeno in elio, poi elio in carbonio, ossigeno, silicio… finché non arrivano al ferro. Ma lì si bloccano: il ferro non si fonde più. Ed è allora che cominciano i guai — o le meraviglie, dipende dai punti di vista.
E qui arriva il pezzo davvero folle
Quando queste stelle gigantesche finiscono il carburante, vanno incontro a una fine spettacolare: la supernova. Un’esplosione assurda, potentissima, che rilascia nello spazio una quantità di energia e materia inimmaginabile. Ed è in quel momento che succede la magia: nascono gli elementi pesanti, come oro, uranio… e sì, anche quel ferro che ti tiene in piedi ogni giorno. Tutto questo materiale — la famosa “polvere di stelle” — viene sparato nell’universo e comincia un viaggio lungo miliardi di anni. Alla fine, questi frammenti si riuniscono in nuove nubi di gas, che danno vita ad altre stelle, pianeti, e… beh, a tutto quello che conosciamo. Compresi noi.
Lo racconta in modo chiaro e appassionante anche Passione Astronomia. Sì, perché ogni atomo che ti compone ha fatto un viaggio pazzesco. Il carbonio che ti aiuta a pensare? Forse era in una stella morta milioni di anni fa. Il ferro nel tuo sangue? Magari viene da un’esplosione galattica lontanissima. Ogni cellula è un archivio cosmico, una prova vivente del fatto che veniamo da lontano. E che, in fondo, siamo tutti polvere… ma polvere davvero speciale.