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Il razzo europeo riutilizzabile Themis pronto al decollo: completato il primo prototipo

C’è un nuovo progetto per un razzo sostenibile ed efficace per la ricerca: tutto quello che c’è da sapere sul modello europeo Themis

Un grande passo in avanti quando si parla di missioni spaziali è stato compiuto dall’Agenzia Spaziale Europea, abbreviata spesso in ESA. Infatti, gli scienziati e i ricercatori sono stati in grado di realizzare un razzo spaziale “riutilizzabile”: il nome che gli è stato dato è Themis.

Come riporta anche il sito web globalscience.it, si tratta di un progetto ambizioso che mira a rivoluzionare il modo in cui l’Europa affronta le missioni spaziali, riducendo i costi e l’impatto ambientale delle operazioni di lancio. Sono numerosi i partner che credono in questo strumento e che hanno collaborato con ESA: su tutti spicca ArianeGroup che ha contribuito alla realizzazione.

A sostenere il progetto c’è anche l’Unione Europea tramite il programma Horizon Europe, che coinvolge 12 Paesi membri e un consorzio di 25 partner, tra cui l’italiana Avio. La prima campagna di test di volo si inserisce nel quadro del progetto Salto, volto a rafforzare l’autonomia europea in campo spaziale.

Cosa c’è da sapere sulle caratteristiche del razzo Themis? E quando ci saranno i prossimi test? Ecco le domande a tutte le risposte.

Themis, ecco le caratteristiche del veicolo

Il primo prototipo del razzo, denominato T1H (Themis-1 engine Hop), rappresenta la configurazione completa del veicolo. Con i suoi 30 metri di altezza e un diametro di 3,5 metri, è stato progettato per prove di decollo e atterraggio verticale a bassa quota. Elemento chiave del progetto è il motore Prometheus, sviluppato per essere modulabile, riutilizzabile fino a cinque volte e realizzato al 50% tramite stampa 3D.

La prima importante prova che attende Themis è il wet dress rehearsal, una simulazione quasi completa di un lancio senza accensione del motore. Oltre a validare la struttura e i serbatoi, il test consente di individuare eventuali malfunzionamenti e di addestrare il personale nelle procedure operative. Questo passaggio è indispensabile per garantire la sicurezza e l’affidabilità del veicolo prima di passare a prove di volo reali.

Themis, cosa sapere sul progetto (Esa.int) – AerospaceCUE

I prossimi test da fare in futuro

Se i test appena menzionati daranno esiti positivi, Themis affronterà gli hop test, ovvero brevi voli verticali con successivo atterraggio controllato. Questi esperimenti permetteranno di raccogliere dati fondamentali sul comportamento del veicolo in condizioni operative reali, verificando la capacità di riaccensione e modulazione del motore Prometheus.

Se tutto dovesse andare per il verso giusto, si parlerebbe di un successo storico per l’Europa. Con Themis, l’ESA dimostrerebbe di voler competere con i programmi internazionali già avanzati nella riutilizzabilità, aprendo la strada a una nuova generazione di lanciatori più sostenibili, economici e innovativi.