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Via Lattea, nessuno riesce a fermare questo spietato serial killer | Stanno scomparendo come mosche

Via Lattea e pericoli (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it

Via Lattea e pericoli (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it

Nel cuore della Via Lattea qualcosa sta eliminando le stelle più grandi: gli scienziati iniziano finalmente a capirne il motivo.

Chi ama l’universo lo sa: la nostra galassia è una roba enorme, piena di roba che non capiamo del tutto. La Via Lattea è tipo un mosaico di stelle, gas, polveri e buchi neri, e nel suo cuore si nasconde qualcosa di molto… strano. Non è solo questione di distanza o oscurità: lì dentro succedono cose che, per ora, la scienza può solo provare a immaginare. Le forze in gioco sono talmente assurde che persino i modelli più avanzati fanno fatica a stare dietro a tutto.

C’è una zona — sì, proprio quella al centro della galassia — che gli astronomi tengono d’occhio da anni. Un posto dove le leggi della fisica sembrano perdersi, o almeno farsi parecchio complicate. Lì dentro, spariscono delle stelle, e non è solo una coincidenza. Quelle più giovani e grosse, per qualche motivo, lì non ci sono. E questo da sempre ha messo in crisi chi studia il cielo.

Si sono fatte un sacco di ipotesi. Qualcuno ha parlato di esplosioni di supernova passate, altri di bizzarre interazioni gravitazionali. Ma, ehm, niente che abbia davvero convinto tutti. Questa assenza selettiva — chiamiamola così — rimane un bel mistero, e ogni nuova osservazione non fa che aumentare la curiosità. O l’inquietudine, dipende da come la si guarda.

Quello che è chiaro è che c’è qualcosa che lavora nell’ombra, distruggendo interi sistemi stellari. Non una volta ogni tanto, ma in modo costante. Come se avesse una missione ben precisa. Il problema è che nessuno riusciva a capire come lo facesse. O almeno, fino a pochissimo tempo fa…

Una scoperta che cambia le regole

A quanto pare, un gruppo di studiosi cechi e tedeschi ha fatto bingo. Hanno osservato da vicino la zona attorno a Sagittarius A* — che poi è il buco nero supermassiccio nel centro della nostra galassia — e hanno notato qualcosa di davvero notevole. Come riportato da Futurism, tramite Everyeye, lì succede una roba tipo… eh, una “macina cosmica”. Un meccanismo gigantesco che tritura le stelle più massicce come fossero biscotti.

Le stelle di tipo O, cioè quelle più grosse e brillanti, non hanno scampo. In cinque milioni di anni vengono fatte a pezzi, e quello che rimane si trasforma in piccoli buchi neri. Quelle di tipo B, invece — più piccole e resistenti — riescono a sopravvivere anche dieci volte tanto. Ecco spiegato perché sono le uniche che si vedono lì vicino: le altre spariscono troppo in fretta per lasciare tracce. Il che apre scenari clamorosi.

Illustrazione di un buco nero supermassiccio (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it
Illustrazione di un buco nero supermassiccio (Depositphotos foto) – www.aerospacecue.it

Un profilo letale

Insomma, non è un caso: c’è un meccanismo sistematico che fa fuori le stelle più grandi. Non per caso, non ogni tanto. Sempre. Questa selezione quasi “naturale” mette in discussione un sacco di teorie su come funzionano le cose da quelle parti. Ci tocca riscrivere parecchi modelli, a quanto pare.

Non è finita qui. I ricercatori, guidati da Jaroslav Haas, hanno scoperto pure una concentrazione sospetta di piccoli buchi neri che cambia a seconda di quanto ci si avvicina al centro. Prima aumentano, poi diminuiscono. Il che — detto in parole povere — ci dice che lì dentro c’è una dinamica folle, ma precisa. Una macchina invisibile e perfetta che continua a cancellare stelle dalla mappa, senza che ce ne accorgiamo.