Home » Un asteroide di 160 metri ha lasciato tutti a bocca aperta | È caduto qui: un cratere enorme in mare

Un asteroide di 160 metri ha lasciato tutti a bocca aperta | È caduto qui: un cratere enorme in mare

Illustrazione di un impatto di asteroide in mare (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it

Illustrazione di un impatto di asteroide in mare (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it

Un’enorme struttura sotto il Mare del Nord svela le tracce di un grande impatto antico che ha cambiato tutto.

Ci sono luoghi sul pianeta dove il tempo sembra essersi fermato. Tipo il fondo dell’oceano, dove tutto è silenzioso, buio e lontano anni luce dalla frenesia della superficie. Eppure è proprio lì che la Terra ha nascosto alcune delle sue storie più assurde. Tracce di eventi giganteschi, violenti, al limite dell’immaginabile, che ancora oggi aspettano solo di essere decifrati.

Chi va a scavare (o meglio, a “sondare”) sotto i fondali marini, spesso si trova davanti a delle sorprese. Non parliamo solo di pesci strani o relitti affondati. Parliamo di strutture enormi, circolari, con faglie e sollevamenti inspiegabili, che sembrano uscite da un film di fantascienza. Il bello è che non si capisce mai subito se sono naturali, se si sono formate da sole o se lì è successo… qualcosa di grosso.

Per anni, anzi decenni, ci si è scervellati su questi cerchi perfetti sotto l’acqua. Alcuni geologi hanno tirato in ballo movimenti sotterranei, crolli improvvisi, salgemma che si muove. Altri invece, più audaci, hanno cominciato a parlare di impatti, di asteroidi. Ma senza prove certe, è sempre stato un tira e molla.

Poi succede che la tecnologia migliora, le immagini diventano più nitide, qualcuno scava un po’ più a fondo – letteralmente – e improvvisamente il puzzle inizia a prendere forma. Ed è proprio in una di queste zone grigie della scienza, dopo vent’anni di dubbi e teorie, che finalmente qualcosa si è mosso. O meglio, qualcosa è venuto alla luce.

Una rivelazione che cambia le carte in tavola

Sotto le acque a est della Gran Bretagna, a un’ottantina di miglia dallo Yorkshire, c’è una formazione chiamata Silverpit. Scoperta nel 2002, ha fatto discutere parecchio. Alcuni dicevano che fosse un semplice fenomeno geologico, altri ipotizzavano un impatto cosmico. Insomma, non si capiva bene cosa fosse successo lì sotto.

Oggi però, grazie a uno studio dell’Università Heriot-Watt di Edimburgo – supportato dal Natural Environment Research Council e pubblicato su Nature Communications – la questione è stata finalmente chiarita. I ricercatori hanno confermato che sì, un asteroide grande quanto un palazzo è piombato lì oltre 43 milioni di anni fa, lasciando un cratere largo tre chilometri nel fondo dell’oceano.

Mappa del cratere (nature.com foto) - www.aerospacecue.it
Mappa del cratere (nature.com foto) – www.aerospacecue.it

Una botta spaziale e le sue conseguenze

La prova? Dei minuscoli cristalli di quarzo e feldspato trovati a grande profondità. Ma non cristalli qualunque: sono “scioccati”, deformati da pressioni talmente assurde che solo un impatto violentissimo può causarli. Lo ha spiegato Uisdean Nicholson, uno degli autori dello studio. L’asteroide – lungo circa 160 metri – ha colpito il mare da ovest, con un angolo basso, sollevando un getto di roccia e acqua alto più di un chilometro e mezzo. Boom. Poi è venuto giù tutto, formando uno tsunami di quelli che… no, niente spoiler.

Quello che rende Silverpit davvero unico, però, è la sua conservazione. Il cratere è rimasto praticamente intatto: si vedono ancora il picco centrale, l’anello esterno, le faglie. Un laboratorio naturale perfetto per capire come funzionano gli impatti ad alta velocità sotto il mare. Come riporta anche MEDIA INAF, ci sono solo una trentina di crateri simili scoperti sotto gli oceani in tutto il mondo. Quindi sì, questa roba è rara. E adesso, grazie a questa scoperta, un po’ meno misteriosa.