ALLERTA TERRA, non gira più come dovrebbe | Sembra completamente impazzita: le conseguenze per noi sono tragiche

Cambiamenti totali (Canva-Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it
Movimento della Terra? Da qualche stagione è soggetto a cambiamenti drastici. Le conseguenze che potrebbe produrre sono incalcolabili
Anche se non riusciamo ad accorgercene, il Pianeta che ci ospita è tutt’altro che immobile, essendo impegnati in movimenti astronomici continui, ma, per l’appunto, impercettibili dal punto di vista di noi abitanti.
Il moto che la Terra compie principalmente è quello di rotazione, per il quale il nostro Pianeta gira su sé stesso, compiendo il proprio movimento intorno ad un asse immaginario, che viene indicato come attraversante entrambi i poli.
Questo movimento impiega all’incirca 24 ore per essere compiuto – si parla di giorno siderale, corrispondente esattamente a 23 ore e 56 minuti – e ha la capacità di produrre degli effetti realmente curiosi.
A partire dall’alternanza tra la fase diurna e quella notturna, proseguendo con l’origine della forza centrifuga, che comporta il leggero schiacciamento della Terra in corrispondenza del Polo Nord e del Polo Sud, con, al contrario, un rigonfiamento sull’equatore.
Una realtà impegnativa da affrontare
Il giorno terrestre e la sua durata, tuttavia, stanno subendo modifiche sempre più impattanti, anche dirette sulla vita di chi popola il Pianeta. Stando a quanto reso pubblico attraverso una serie di dati approfonditi da parte dell’IERS (International Earth Rotation and Reference Systems Service), il giro assunto dalla Terra correntemente è il più rapido che sia mai stato registrato da 50 anni a questa parte. Ma qual è il motivo? Esistono una serie di fenomeni naturali che meritano di essere approfonditi.
A partire dai movimenti del nucleo terrestre, passando per la differenza nella distribuzione delle masse superficiali. Il record assoluto, tuttavia, è stato registrato pochi anni fa: era il Luglio del 2022, quando gli esperti si trovarono a rilevare il giorno più breve mai attenzionato nel corso delle ultime stagioni, con circa 1,59 millisecondi in meno rispetto alle 24 ore tradizionali. Pensate al modo in cui i sistemi che si basano su orologi atomici, come reti finanziarie o GPS, siano soggetti a variazioni ostiche, nonché a sconvolgimenti drastici.
Enormi sfide da affrontare
Un ulteriore spauracchio è rappresentato dalla possibilità che la frequenza dei secondi intercalari arrivino ad aumentare: se ciò dovesse accadere concretamente, come già gli esperti stanno indicando, vorrebbe dire che le attuali modalità di misurazione dell’UTC, ossia del tempo universale coordinato, dovranno essere messe da parte in favore di nuove introduzioni, opportunamente ponderate e vigilate da parte delle istituzioni scientifiche internazionali, a livello globale.
Attualmente questo procedimento fa affidamento soprattutto su una serie di satelliti geodetici fortemente avanzati, nonché su stazioni terrestri che fruiscono di strumenti estremamente affidabili, impegnati in un monitoraggio continuo. Per ridurre il tutto in parole estremamente semplificate, come indicato anche da EcoBlog.it, al contrario di quanto si credesse fino a qualche anno fa, quando ad essere attenzionata era una lentezza progressiva nella rotazione del Pianeta Terra, la realtà che ci troviamo a vivere oggi ci racconta risvolti totalmente all’opposto, con enormi sfide che dovranno essere superate dai ricercatori dal punto di vista tecnologico e scientifico per arginare tale situazione.