L’asfalto ai Campi Flegrei si sta sciogliendo come neve al sole | I ricercatori monitorano, ma non c’é speranza: la soluzione è la fuga

Strada dissestata (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it
La situazione ai campi flegrei sta diventando sempre peggiore. Non resta più nulla che gli esperti possano fare.
I Campi Flegrei, situati a nord-ovest di Napoli, sono una delle aree vulcaniche più affascinanti e allo stesso tempo più pericolose del mondo. Il loro nome, che significa “campi ardenti”, deriva dall’intensa attività vulcanica e geotermica che caratterizza la zona, fatta di fumarole, sorgenti termali e bradisismo, il lento innalzamento e abbassamento del suolo.
Questo territorio è conosciuto fin dall’antichità: i Greci e i Romani lo consideravano una porta verso l’oltretomba, tanto che qui ambientarono miti legati all’Ade e all’eroe Ulisse. Dal punto di vista scientifico, i Campi Flegrei rappresentano una vasta caldera vulcanica, formatasi a seguito di eruzioni catastrofiche avvenute circa 40.000 anni fa.
Da allora, la caldera è rimasta attiva, e anche se non si sono verificate eruzioni recenti, i segnali del vulcano sono costanti. I fenomeni di sollevamento del terreno e l’attività sismica fanno dei Campi Flegrei una delle zone più monitorate d’Europa.
Il rischio vulcanico è reale: un’eventuale eruzione avrebbe conseguenze devastanti per la popolazione, dato che l’area metropolitana di Napoli ospita milioni di abitanti. Per questo motivo, i ricercatori e la Protezione Civile studiano senza sosta il comportamento della caldera, cercando di prevedere possibili scenari.
Una grande sfida
La sfida è grande, perché la scienza non ha ancora strumenti in grado di stabilire con certezza quando e se avverrà un’eruzione. Tuttavia, i Campi Flegrei non sono soltanto sinonimo di pericolo. Sono anche un patrimonio unico di bellezza naturale, storica e culturale.
Qui si trovano siti archeologici di straordinario valore, come il Tempio di Serapide a Pozzuoli, testimonianza delle antiche variazioni del suolo, e l’area di Cuma, che conserva tracce della prima colonia greca in Italia. I paesaggi fatti di crateri, laghi vulcanici e sorgenti sulfuree offrono un fascino particolare che attira visitatori e studiosi da tutto il mondo.
La situazione odierna
Come riporta fapage.it, a via Antiniana, nei pressi della Solfatara dei Campi Flegrei, l’asfalto appare deformato e ricoperto di bolle, come se stesse sciogliendosi. Le immagini diffuse sui social e riprese anche con droni e termocamere hanno destato preoccupazione tra i cittadini, che collegano il fenomeno al bradisismo e al calore sprigionato dalle fumarole, in alcuni punti superiori ai 160 gradi.
Non è la prima volta che la strada subisce cedimenti, ma negli ultimi mesi il fenomeno sembra essersi intensificato. L’Osservatorio Vesuviano dell’Ingv ha annunciato l’invio di una squadra tecnica per approfondire la situazione e analizzare le cause della deformazione. Intanto, anche il gruppo di cittadini di Solfatara News ha documentato con foto e video l’anomalia, ribadendo di non voler creare allarmismo ma solo informare la popolazione.