Questo oggetto spaziale è enorme e pesa miliardi di tonnellate | Per molti è l’esempio che gli alieni sono più avanzati di noi: è visibile nei cieli

Tecnologie aliene (Canva-Pexels foto) - www.aerospacecue.it
L’umanità intera è ignara di ciò, ma le tecnologie extraterrestri potrebbero già essersi avvicinate alla nostra Terra. Cosa sta per succedere?
Sebbene non si abbiano a disposizione prove concrete, numerose figure, anche di spicco, impegnate già nel dibattito astronomico internazionale, si sono esposte circa quelle che potrebbero potenzialmente essere le tecnologie a disposizione degli extraterrestri.
Parliamo, sempre mantenendoci nel puro campo delle ipotesi, di sistemi avanzatissimi, che farebbero impallidire anche l’ultima introduzione umana nel campo delle tecnologie belliche o astronomiche.
Non abbiamo prove concrete di tecnologie aliene, ma scienziati, fisici e persino filosofi hanno ipotizzato come potrebbero essere basandosi sulla nostra conoscenza della fisica e dell’evoluzione tecnologica umana. Formulare delle teorie su quello che potremmo attenderci non è stato un compito agevole, ma un folto gruppo di studiosi ha deciso comunque di provarci, indicandoci risultati spaventosamente verosimili.
Tra le capacità degli alieni rientrerebbero strutture realizzate con materiali invisibili, auto-riparanti e nanomateriali, in grado di fornire maggiore sicurezza, leggerezza e di impedire l’usura delle stesse. Anche in termini comunicativi ci sarebbe molto di cui restare stupiti: linguaggi che si fondano su onde cerebrali e dati trasmessi a livello quantistico.
La scoperta che ha lasciato tutti spiazzati
Scoperto lo scorso 1 Luglio 2025, grazie all’impiego del sistema di sorveglianza ATLAS, collocato in territorio cileno ma finanziato niente meno che dalla NASA, la cattura di questo oggetto ha immediatamente elevato la curiosità e gli interesse degli appassionati, per via della traiettoria assunta, decisamente anomala. Pensate che prima di sparire definitivamente, raggiungendo lo Spazio profondo, riuscirà ad avvicinarsi come mai avvenuto prima d’ora sia a Marte, sia a Venere, e persino a Giove. Nonostante i numerosi studi che si sono concentrati su tale elemento, nonché la possibilità per gli interessati di seguire il suo percorso in tempo reale, fruendo di planetari virtuali, restano ancora dei dubbi irrisolti circa le dimensioni dello stesso.
Soltanto uno studio preliminare si è sbilanciato a tal punto da indicarci che le papabili dimensioni potrebbero aggirarsi tra i 320 metri e i 5,6 chilometri di diametro: per l’appunto, stime particolarmente approssimative e varie, ma è tutto ciò che l’approfondimento è stato in grado di definire. Secondo quanto riferito dal fisico teorico e astronomo presso il Dipartimento di Astronomia di Harvard, Abraham Avi Loeb, l’oggetto possederebbe addirittura una massa corrispondente a 33 miliardi di tonnellate.
Emersi oscuri dettagli
La velocità raggiunta è addirittura superiore rispetto a quella di ulteriori oggetti interstellari di recente scoperta, capace di raggiungere, in questo caso specifico, i 210.000 km/h, al pari di un missile bellico. Tornando a parlare di ATLAS, la sua cruciale importanza risiede nel fatto che si occupi di individuare e “cacciare” gli oggetti che vengono classificati come potenzialmente pericolosi. Ma di cosa stiamo parlando in questo specifico caso? Della cometa aliena 3I/ATLAS, comparsa per la prima volta all’interno dei dati di archivio del sistema di sorveglianza addirittura il 14 Giugno 2025.
La sua attività cometaria e il suo comportamento hanno spinto gli esperti ad indicarne la classificazione come cometa aliena, ossia proveniente da una galassia differente dalla nostra. Ma c’è anche chi si è spinto ben oltre, indicando come il fatto che abbia assunto un’imprevedibile traiettoria, nonché un orbita di fatto parallela al piano dell’eclittica, siano tutti possibili segnali che dovrebbero spingerci più a pensare ad una tecnologia aliena, un intruso. A scriverlo è Fanpage.it-Innovazione.