Alieni, arrivata la BOMBA | Risolto il mistero delle mummie: per gli scienziati il DNA non mente

Mistero (canva.com) - ww,aerospacecue.it
Alieni: notizia bomba sulla mummificazione. Secondo gli scienziati, il mistero trova la sua soluzione direttamente nel DNA.
Da millenni, il processo di mummificazione cattura l’interesse umano per il suo legame con ciò che avviene dopo la morte e per la preservazione del corpo.
In Egitto e nelle culture precolombiane, il corpo umano trattato e preservato simboleggia l’eternità, fungendo esso stesso da collegamento tra il mondo materiale e l’aldilà.
Le mummie, circondate da un alone di mistero e leggenda, continuano a stimolare ricerche e teorie, oscillando tra l’eredità del passato e le suggestioni del paranormale.
È in questo contesto di meraviglia e curiosità che emerge uno dei casi più dibattuti degli anni recenti. Un caso che sembrerebbe correlare gli alieni con lo studio del DNA.
Il caso clamoroso
Secondo quanto illustra il britannico Express, tutto iniziò nel 2015 in Perù, quando un becchino scoprì in una caverna una serie di corpi mummificati con mani e piedi dotati di sole tre dita. Da quel momento, il mistero ha generato molteplici teorie: alcuni sostenevano si trattasse di esseri degli altri mondi; altri pensavano a una razza umana sconosciuta, mentre diversi specialisti ipotizzavano un inganno ben congegnato. Ad oggi, circa ventiquattro corpi sono oggetto di analisi scientifiche dettagliate.
I ricercatori evidenziano che i corpi hanno mantenuto tessuti, muscoli e organi in condizioni sorprendenti, e uno dei campioni, femmina, potrebbe essere stata incinta al momento della morte. Jesse Michels, presentatore del podcast American Alchemy, ha recentemente esplorato il sito e ha condiviso il suo punto di vista, sostenendo che ciò che ha trovato ha ridotto la plausibilità della teoria aliena. Oltre a ciò, un’analisi genetica, eseguita dalla bioinformatica Alaina Hardie, ha svelato una mutazione genetica associata a una malformazione: ovvero la polidattilia, caratterizzata dalla presenza di dita in eccesso, già rinvenuta in ulteriori resti archeologici in Perù.
Opinioni contrastanti
Gli scienziati hanno applicato metodi di estrazione all’avanguardia per ottenere materiale genetico dalle ossa e dai tessuti muscolari, seguiti dal sequenziamento del genoma e dall’uso di tecniche bioinformatiche. Uno dei campioni, chiamato “Victoria”, avrebbe confermato la sua origine umana tramite l’analisi del DNA. José Zace, parte del gruppo di analisi, avrebbe segnalato che i corpi più voluminosi contengono il 70% di DNA noto, mentre il restante 30% è “totalmente diverso”.
Michels ha deciso di coinvolgere l’azienda americana Colossal Biosciences, riconosciuta per i suoi sforzi nel riportare in vita specie estinte. Nel mentre, le mummie avevano attirato l’attenzione internazionale nel 2022, quando il giornalista Jaime Maussan le aveva mostrate al Congresso del Messico, solo per essere poi contestato l’anno dopo, alla scoperta che alcune delle figure presentate erano in realtà bambole realizzate con resti di animali. Il mistero rimane, dunque, aperto.