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Allerta appena lanciata dagli scienziati | Qui il suolo si alza e si abbassa in base alle stagioni: mistero da svelare

Allarme nel suolo

Allarme nel suolo (Canva-Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it

Le profondità di questo spicchio di mondo stanno vivendo una fase di agitazione costante. La spiegazione è a lungo sfuggita anche ai ricercatori

L’innalzamento del suolo consiste nell’aumento, senza preavviso alcuno, dell’altitudine di un determinato terreno, che può affondare la propria origine in numerose cause di origini distinte.

Nella maggior parte dei casi sono la conseguenza di processi naturali, tra i quali il più diffuso è senza dubbio l’attività vulcanica, con la risalita del magma dalle profondità terrestri che si accumula sotto la superficie fino a spingere sul suolo.

La particolarità di simili eventi è il fatto che si verifichino su scale temporali profondamente differenti, in base alle condizioni del terreno per esempio, ma anche ad ulteriori fattori che caratterizzano l’ambiente interessato dal progressivo sollevamento.

Esiste, dunque, la possibilità che un territorio venga riguardato dall’innalzamento, ma che lo stesso rimanga impercettibile per secoli, addirittura millenni, fino a quando il verificarsi di manifestazioni decisamente più impattanti, come terremoti o eruzioni vulcaniche, giungano a creare più di qualche grana.

Un processo apparentemente inspiegabile

La comunità scientifica si è trovata dinnanzi ad un fenomeno particolarmente allarmante. Un recente studio pubblicato sul Journal of Geophyiscal Research: Solid Earth, ha illustrato il verificarsi dell’innalzamento medio del terreno, che avrebbe raggiunto addirittura i 6 mm a partire dal 2000 sino ad oggi. Non ci troviamo nei Campi Flegrei, che era già noto fossero riguardati da un’avanzata simile, bensì in un altro territorio, nel quale la causa del fenomeno era stata attribuita a processi che avevano luogo direttamente nel mantello terrestre, prendendo come esempio anche quanto avviene da secoli nel campano.

Eppure, sembrerebbe che la problematica sia da ricercare nello sfruttamento intensivo delle risorse idriche, che hanno favorito l’assenza di un quantitativo d’acqua sufficiente al di sotto della superficie. La colpa, in altre parole, sarebbe attribuibile all’uomo, che direttamente e indirettamente (vale la pena attenzionare anche il ruolo del cambiamento climatico) avrebbe favorito una carenza idrica di massa.

Strati del suolo
Strati del suolo (Depositphotos foto) – www.aerospacecue.it

E’ possibile trovare una soluzione?

La crosta, data l’inferiore pressione esercitata sul terreno, avrebbe proceduto ad espandersi lentamente verso l’alto. Ci troviamo in Sudafrica, territorio che ormai da diverse stagioni si è trovato ad affrontare una vera e propria emergenza idrica, anche a causa dell’assenza di sostenibilità nella gestione delle falde. I vari mutamenti ai quali l’intera superficie dell’area è soggetta sono praticamente invisibili, obbligando gli esperti a procedere attraverso missioni satellitari delicate, che risultino in grado di rilevare ogni minima variazione registrata nel campo gravitazionale, come nel merito del Gravity Recovery and Climate Experiment, altresì noto come GRACE.

Nel frattempo ci si trova a discutere anche per cercare di trovare una soluzione concreta: c’è chi punta il dito verso il pompaggio delle falde, possibilità interessante ma senza dubbio insufficiente per risanare il problema in breve tempo. Sarebbe più opportuno ipotizzare un bilanciamento grazie ad azioni di ricarica controllata delle stesse falde. A scriverlo è Libero.it.