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Smartphone in auto, anche da fermo sono dolori | Hanno occhi dovunque: multa pesante e addio patente

Smartphone auto guai

Anche da fermo (canva.com) - www.aerospacecue.it

Quando si parla di multe non ci si può mai sentire del tutto sicuri. Anche da fermo, con lo smartphone in auto i guai sono dietro l’angolo.

La vita attuale è profondamente connessa alla tecnologia, e lo smartphone è diventato un’estensione quasi naturale, se non addirittura ombelicale, di noi stessi.

Riformuliamo la questione posta da Al Volante.it: quante volte, mentre siamo intrappolati nel traffico, abbiamo avvertito la tentazione di dare un rapido sguardo al telefono?

Un messaggio, un post sui social media, una rapida consultazione del GPS: azioni semplici, ma che potrebbero portare ad una possibile infrazione.

La legge, anche in questa situazione, non fa eccezioni: anche un attimo di distrazione può portare a conseguenze importanti. La risposta risiede nel Codice della Strada, e specialmente in un articolo.

Il dogma da seguire

Il CDS, all’articolo 173, proibisce chiaramente l’utilizzo di smartphone, tablet e qualsiasi dispositivo elettronico che richieda anche solo per un momento di distogliere le mani dal volante. Secondo la legge, un veicolo è definito “in movimento” finché il motore è attivo e il conducente occupa il posto di guida. Numerose decisioni della Corte di Cassazione hanno avvalorato tale interpretazione, evidenziando che il divieto rimane in vigore anche durante le pause temporanee della circolazione, come nel caso di un fermo al semaforo o un rallentamento in coda. Per cui il veicolo, sebbene temporaneamente fermo, è considerato “in movimento” e deve rimanere sotto il completo controllo del guidatore. L’azione di afferrare, sbloccare o utilizzare lo smartphone, anche solo per un momento, rappresenta una distrazione inadeguata rispetto al dovere di attenzione richiesto a chi guida, secondo Al Volante.

Semaforo sosta
Lo dice il CDS (canva.com) – www.aerospacecue.it

Sanzioni ed eccezioni

Una multa può oscillare da un minimo di 250 euro a un massimo di 1. 000 euro. In aggiunta, si prevede una perdita di 5 punti dalla patente nonché la sospensione della stessa, da 15 giorni a 2 mesi. La recidiva nel periodo di due anni comporta una sanzione pecuniaria che va da 350 a 1. 400 euro, una riduzione di 10 punti e la sospensione della patente per un periodo che varia da uno a tre mesi.

L’unica situazione in cui ciò non si applica è quando l’auto è ferma e spenta, come nel caso di una sosta con motore spento e freno a mano attivato; in questa circostanza, non si è più ritenuti alla guida e si ha la possibilità di utilizzare liberamente il dispositivo. Durante il tragitto, è permesso utilizzare dispositivi vivavoce o comandi vocali all’interno del veicolo, a condizione che non comportino distrazioni o l’uso manuale del telefono.