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Grazie ai satelliti puoi spiare chiunque | Addio ai traditori seriali: con soli 700€ te li togli di torno

Satelliti nello spazio (Pixabay foto) - www.aerospacecue.it

Satelliti nello spazio (Pixabay foto) - www.aerospacecue.it

Con meno di 700 euro è possibile intercettare comunicazioni satellitari sensibili: la scoperta sconcertante.

Quando pensiamo ai satelliti, ci vengono subito in mente le previsioni meteo o il GPS. Ma in realtà quei cosi là sopra fanno molto di più. Sono il cuore pulsante di una marea di comunicazioni, molte delle quali passano completamente inosservate.

O meglio, pensiamo che siano al sicuro. Ma, ecco, non sempre lo sono davvero. Anzi, a volte sono proprio un colabrodo. Sembra incredibile, ma in un’epoca in cui siamo ossessionati da password, doppia autenticazione, e VPN, un bel pezzo delle nostre comunicazioni… vola letteralmente senza protezione.

Messaggi, dati aziendali, telefonate, informazioni militari e altro ancora finiscono in orbita. E parecchi di questi segnali, a quanto pare, girano liberi come farfalle in primavera. Il punto è che ci fidiamo un po’ troppo di quello che non vediamo.

E poi c’è il fatto che lì sopra ci stanno tutti: aziende, enti pubblici, forze armate, compagnie aeree. È un bel traffico. Il problema? Basta una disattenzione o una configurazione fatta male e ti ritrovi con dati ultra sensibili completamente esposti. E no, non servono hacker geniali in un bunker segreto per intercettarli.

Una cosa alla portata di tutti

La cosa più folle è che oggi, con strumenti tutto sommato abbordabili, puoi “ascoltare” quei segnali. Non serve un laboratorio governativo, non ti serve nemmeno un software super complesso. Un tetto, un po’ di pazienza e l’attrezzatura giusta — roba che potresti comprare online — ed ecco fatto.

E mentre alcune aziende – tipo T-Mobile – hanno già preso provvedimenti dopo aver scoperto vulnerabilità simili, molti altri non hanno ancora fatto nulla. Come dire: ci si affida alla fortuna, sperando che nessuno si accorga del buco. Ma il buco c’è. E chiunque abbia l’attrezzatura giusta può sbirciare.

Satellite (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it
Satellite (Depositphotos foto) – www.aerospacecue.it

Una scoperta che nessuno si aspettava

Un gruppo di ricercatori dell’Università della California San Diego, insieme a colleghi del Maryland, ha fatto qualcosa che sembra uscito da un film. Per tre anni, da una terrazza in California, hanno intercettato segnali satellitari non protetti provenienti da tutto il mondo. Hanno usato un’antenna parabolica da circa 185 dollari, un supporto motorizzato da 195 e una schedina da 230. Totale? Meno di 700 dollari. Con questo setup, sono riusciti a beccare di tutto: comunicazioni di navi militari USA, dati di banche, operatori telefonici, finanche scambi legati al narcotraffico in Messico. Il tutto passando per 39 satelliti geostazionari.

Ecco, quasi la metà dei segnali ricevuti era… in chiaro. Nessuna crittografia. Zero protezione. Come se nessuno pensasse che qualcuno potesse mettersi a “frugare” nei satelliti. E sì, non si parla solo di messaggini o email. I ricercatori hanno intercettato dati di infrastrutture critiche, comunicazioni governative, flussi finanziari e informazioni che, se finite in mani sbagliate, potrebbero causare un bel po’ di problemi. Il motivo di questa esposizione? Pare sia una miscela di pigrizia tecnica, tagli ai costi e la solita, classica sottovalutazione del rischio.