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Il mistero su questa civiltà perduta si infittisce sempre di più | Archeologi allo sbando: non si conosce nient’altro se non la lingua

Una delle civiltà più misteriose del globo

Una delle civiltà più misteriose del globo (Lugares INAH foto) - www.aerospacecue.it

Gli esperti si trovano in un labirinto e non hanno idea di come muoversi. Risolvere il mistero appare sempre più complesso

I libri di storia sono pieni di racconti che riguardano civiltà un tempo particolarmente progredite, avanzate e influenti, soggette ad improvvise o graduali scomparse a seguito di eventi infausti, che ne hanno causato la cancellazione.

Almeno parziale, perché in alcuni casi è comunque possibile ritrovare ancora oggi resti che indicano il chiaro passaggio di una determinata civiltà in una precisa area del globo, evidenziando, magari, anche il ruolo di spicco detenuto nella società dell’epoca.

Tra le cause più comuni che possono condurre alla cessazione dell’esistenza di un’intera società – per mano antropica o della natura – vi sono in primis i conflitti bellici e le invasioni, ma anche le crisi economiche interne, le epidemie e ovviamente le catastrofi incontrollabili.

I progressi apportati da tali popolazioni, in altrettante circostanze, sono ancora pienamente utilizzati dai cittadini del globo odierno, magari inconsapevoli di dover attribuire il merito di una determinata scoperta o invenzione proprio ai grandi uomini e donne del passato.

Ricerche interminabili e dubbi che proseguono

Due ricercatori dell’Università di Copenaghen, Magnus Pharao Hansen e Christopher Helmke, stanno correntemente concentrando i propri sforzi verso la città di Teotihuacan, situata nell’odierno Messico, caratterizzata dalla presenza di estesi viali in pietra e immense piramidi, in merito alla quale, però, numerosi interrogativi continuano a balenare tra le carte di esperti e studiosi. Quale lingua veniva parlata dalla popolazione che abitava questo grande centro, che ha raggiunto il suo periodo di massimo splendore tra il I Secolo a.C. e il VI Secolo d.C.?

Nessuno è fino ad ora riuscito a decifrare le poche testimonianze scritte di ideogrammi o simili codici, simboli o immagini, che risultano comunque essere particolarmente rare da individuare. Al contrario dei ben più significativi codici Maya o Aztechi, non esistono testi scritti completi lasciati come testimonianze dall’antica popolazione che abitava Teotihuacan. Tutto ciò che gli studiosi hanno a disposizione sono unicamente simboli presenti su murales e ceramiche, da tempo creduti semplici elementi decorativi, ma adesso ipoteticamente considerabili parte integrante di un sistema di scrittura fino ad ora inedito.

Elementi decorativi della città
Elementi decorativi della città (Mathkind foto) – www.aerospacecue.it

Si è aperta una strada intrigante

Lo studio in merito è stato pubblicato su Current Anthropology e l’ipotesi più accreditata secondo Hansen e Helmke è che si tratti di segni rappresentati parole o suoni, simili a logogrammi, potenzialmente correlati a lingue uto-azteche parlate nell’area del Centro America durante l’epoca di massima espansione dell’importante centro.

Alcuni sistemi mesoamericani di scrittura, già noti sui manuali di lingue antiche degli storici, inoltre, utilizzavano una tecnica di doppia scrittura, che aveva il fine di “rafforzare” il suono e che è stata evidenziata anche nelle poche testimonianze fornite da Teotihuacan. Non esistono ancora effettive conferme, ma l’ipotesi comincia a comporsi di tasselli sempre più intriganti. Nel caso in cui la stessa dovesse essere confermata, l’intera concezione delle civiltà mesoamericane mantenute dagli storici contemporanei sarebbe portata a cambiare drasticamente. A riportarlo è ZME Science.