In Piemonte c’è un borgo incantato, fermo nel tempo | Un’esperienza unica che catapulta i visitatori al secolo scorso tra i banchi di scuola
 
                        Un borgo suggestivo (Idealista foto) - www.aerospacecue.it
Qui tutto sembra essersi fermato ad un secolo fa. Immergersi in quest’avventura ti farà uscire fuori dalla linea temporale
Il nostro Paese è pieno zeppo, in lungo e in largo, dalle Alpi al Mediterraneo, di borghi antichi e suggestivi ancora oggi capaci di far respirare il passato storico e l’orma dei tempi che furono, per esperienze senza eguali.
Questi borghi sono caratterizzati generalmente da strade strette e acciottolate, spesso di origine medievale, che si articolano fino a raggiungere una piazza centrale, dominata dalla presenza di un’imponente chiesa, con al suo fulcro una fontana, una statua o un pozzo.
Non è assolutamente un caso che in molti casi questa descrizione corrisponda a realtà, perché nell’antichità i nuclei abitativi venivano costruiti seguendo un preciso schema, per di più in posizioni strategiche come colline o alture, circondate da mura di cinta.
L’aspetto più affascinante è, probabilmente, l’assenza totale o quasi di contaminazioni da parte dei tempi moderni. Anche nei borghi abitati e frequentati, la volontà di conservare quell’aspetto autentico prevale sulla necessità di aprirsi alla contemporaneità.
Un unicum nel suo genere
Nell’area della Valle Susa e più precisamente all’interno del Comune di Oulx, nella Città Metropolitana di Torino, esiste un’esperienza che non avrete modo di vivere in nessun’altra parte d’Italia e del mondo. Un vero e proprio viaggio nel tempo, percorrendo a ritroso quelle che erano le tradizioni e le usanze della cultura nostrana addirittura un secolo fa.
Nella borgata di Château, infatti, è ancora oggi presente, completamente intatta, una scuola elementare d’epoca, rimasta immobile al 1920. Una stanza che era destinata ad accogliere più classi differenti, che ricevevano gli insegnamenti da parte di un’unica figura d’istruzione.

Immersiva e irripetibile
Tutto sembra essere rimasto a cento anni fa, con banchi e lavagna in legno come la tradizione imponeva, pallottolieri, cartine e altri oggetti d’epoca, che se oggi continuano a riempire i mobili e le pareti di quella stanza si deve il merito a due ex alunne impegnate con la locale associazione Château. Ma quali eventi storici segnarono il corso di questa scuola e la sua stabilità? Durante Seconda Guerra Mondiale fu inevitabilmente soggetta a chiusura e venne riaperta successivamente.
Un’esperienza immersiva sia per le persone di una certa età, che avranno la possibilità di “tornare bambini“, anche soltanto per qualche minuto, sia per gli scolari di oggi, che potranno confrontare le differenze esistenti tra la scuola di oggi e quella di ieri, nonché di apprendere una serie di aneddoti caratteristici che ci sembrano impensabili per i nostri giorni, come il fatto che il giovedì si restasse a casa, in quanto giorno di festa o che gli insegnanti dormivano nella stanza accanto alla classe. A riportarlo è CostaDeiTrabocchimob.
