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Halloween nello spazio: le immagini più belle firmate NASA

Illustrazione della faccia minacciosa formata dalla coppia di galassie AM 2026-424 (NASA, ESA, and J. Dalcanton, B.F. Williams, and M. Durbin (University of Washington) FOTO) - aerospacecue.it

Illustrazione della faccia minacciosa formata dalla coppia di galassie AM 2026-424 (NASA, ESA, and J. Dalcanton, B.F. Williams, and M. Durbin (University of Washington) FOTO) - aerospacecue.it

Halloween è arrivato, ed ogni anno arrivano immagini davvero interessanti a tema Halloween da parte della NASA.

Ogni ottobre, quando l’aria si fa più fresca e i davanzali si riempiono di zucche, anche la NASA sembra divertirsi a entrare nello spirito della festa. Da qualche anno, infatti, l’agenzia spaziale pubblica immagini “da brivido” scattate nello spazio, e il risultato è qualcosa che sta a metà tra l’arte e la fantascienza. 

Tutto era cominciato nel 2014, quando il Solar Dynamics Observatory immortalò il Sole con due macchie scure e un ghigno luminoso che lo facevano sembrare un’enorme lanterna di Halloween. Da lì in poi la cosa è diventata quasi una tradizione: ogni anno, attorno al 31 ottobre, la NASA tira fuori dal suo archivio cosmico qualche scatto inquietante e il pubblico, puntualmente, ne rimane affascinato

Negli anni successivi sono arrivati nuovi protagonisti, ancora più strani e suggestivi: un asteroide con le sembianze di un teschio, galassie che sembrano volti in collera, nubi di gas che si intrecciano come ragnatele. A guardarli così, questi oggetti cosmici sembrano disegnati apposta per la notte delle streghe, anche se in realtà nascono da fenomeni perfettamente naturali. 

Accanto alle immagini, la NASA ha iniziato anche a giocare con suoni e grafiche: ci sono raccolte audio che riproducono i “sinistri suoni del sistema solare” e poster in stile vintage che trasformano i pianeti in creature spaventose. È un modo ironico e intelligente per avvicinare le persone alla scienza, ricordando che anche il cosmo, ogni tanto, sa prendersi meno sul serio.

Quando il Sole si traveste da zucca

Tutto è partito, in fondo, da quel famoso scatto del Solar Dynamics Observatory dell’8 ottobre 2014, in cui il Sole appariva come un gigantesco jack-o’-lantern spaziale. L’immagine, pubblicata sul sito della NASA, fece subito il giro del mondo: due grandi macchie solari al posto degli occhi e una bocca di fuoco disegnata dal plasma incandescente. Sembrava quasi che la nostra stella volesse unirsi ai festeggiamenti.

L’anno successivo, nel 2015, arrivò il momento dell’asteroide di Halloween, il celebre TB145, ripreso dal radar del Jet Propulsion Laboratory durante un flyby ravvicinato. La sua forma ricordava un teschio, e la coincidenza della data contribuì a renderlo uno dei corpi celesti più “fotogenici” mai osservati. Poi, nel 2019, fu la volta delle galassie AM 2026-424, una coppia in collisione che, nella foto di Hubble, formava una faccia inquietante sospesa nel buio. L’anno dopo, lo stesso telescopio spaziale immortalò la coppia NGC 2292 e NGC 2293, soprannominate “la zucca cosmica” per il loro colore aranciato e la simmetria perfetta dei bracci.

Illustrazione del Sole a forma di Jack-o’-lantern (NASA’s Solar Dynamics Observatory image of Oct. 8, 2014 FOTO) - aerospacecue.it
Illustrazione del Sole a forma di Jack-o’-Lantern (NASA’s Solar Dynamics Observatory image of Oct. 8, 2014 FOTO) – aerospacecue.it

Ragnatele cosmiche e fantasmi planetari

Nel 2021, la NASA celebrò Halloween con la gigante rossa CW Leonis, una stella morente avvolta da una fitta rete di polveri che sembrava una vera e propria ragnatela cosmica. L’anno seguente arrivò invece l’immagine dell’ammasso di galassie Abell 611, dove la lente gravitazionale disegnava una trama di luce tanto intricata da sembrare tessuta da un ragno invisibile. E nel 2023, giusto in tempo per la festa, la missione Juno immortalò una curiosa formazione su Giove: un volto spettrale apparso lungo il terminatore, quella linea che divide il giorno dalla notte.

Oltre alle immagini, la NASA e il JPL hanno arricchito l’atmosfera con materiali sonori e visivi: la raccolta Sinister Sounds of the Solar System propone rumori planetari registrati dalle sonde, inquietanti ma reali, mentre i poster del progetto Galaxy of Horrors reinterpretano in chiave horror mondi lontani e fenomeni astrofisici. A completare il quadro c’è la pagina Astronomy Picture of the Day, che ogni anno, attorno al 31 ottobre, dedica spazio a nebulose come la Witch Head, il Ghost e la Cosmic Bat. Insomma, anche tra stelle e galassie, Halloween trova sempre il modo di farsi notare.