Hanno scoperto qualcosa di inquietante che gira insieme alla Terra | Bisogna risolvere il mistero di come ci sia arrivata
Terra e pericoli (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it
Una misteriosa presenza celeste segue la Terra da decenni, ma solo ora gli scienziati si stanno chiedendo cosa sia davvero.
Nel vasto silenzio dello spazio, tra le solite orbite ben note e i corpi celesti mappati da anni, ogni tanto salta fuori qualcosa che proprio non ti aspetti. E no, non è fantascienza. Alcuni oggetti si muovono vicinissimo a noi, ma restano invisibili fino a quando qualcuno non inciampa (per così dire) nella loro traiettoria. È come se ci fosse sempre stata una presenza discreta, che ci accompagna senza farsi notare.
E la cosa più affascinante — o inquietante, dipende dai punti di vista — è proprio questa: l’idea che ci sia qualcosa che viaggia insieme alla Terra da anni, forse da decenni, ma che nessuno aveva mai notato. Come un passante sconosciuto che prende lo stesso treno ogni mattina, seduto qualche vagone più in là. Che ci sia ancora tanto da scoprire proprio intorno a noi è una realtà che, ogni tanto, ci colpisce in pieno.
Gli strumenti di oggi ci permettono di vedere lontanissimo, fino ai confini dell’universo osservabile. Ma, paradossalmente, ci sfuggono ancora cose che ci passano accanto. Alcuni oggetti sono troppo piccoli, troppo fiacchi, oppure seguono percorsi così strani che non attirano subito l’attenzione. E quando poi ne spunta uno che sembra “camminare” accanto alla Terra… beh, è normale farsi qualche domanda.
Ogni nuova scoperta in cielo è un pezzo di puzzle che si aggiunge, ma che a volte scombina tutto quello che si pensava di sapere. In questo caso, la comunità scientifica si è subito attivata per studiare meglio di cosa si tratta. Incrociando immagini d’archivio, osservazioni recenti e — diciamolo — anche un po’ di sorpresa per non averlo notato prima.
Cosa ci gira intorno
Ad agosto 2025, gli astronomi del Pan-STARRS Observatory (quelli alle Hawaii, per capirci) hanno individuato un oggetto chiamato 2025 PN7. Non è un satellite, tecnicamente, ma qualcosa di simile: un quasi satellite, cioè un corpo che non gira intorno alla Terra ma la segue nella sua orbita attorno al Sole. Secondo uno studio pubblicato su Research Notes of the American Astronomical Society, riportato da Everyeye, questo coso — chiamiamolo così — ci “sta dietro” da circa sessant’anni. Nessuno se n’era accorto. O meglio, forse sì, ma non ci si era fatto caso.
Non è enorme, anzi: misura circa 30 metri, il che lo rende il più piccolo quasi satellite mai registrato. La sua orbita ha una forma strana, tipo ferro di cavallo (sì, davvero), e lo porta a una distanza che a volte è paragonabile a quella della Luna, e altre volte… quasi 300 milioni di chilometri! È possibile che sia stato fotografato anche in passato, ma confuso con qualcos’altro.

Da dove viene, e perché ci interessa così tanto
E qui arriva il bello: nessuno sa davvero da dove arrivi. C’è chi pensa che possa essere un pezzo di Luna staccatosi in seguito a un impatto antico, oppure un piccolo asteroide vagante dalla fascia principale. Capirlo però è complicato: servirebbero analisi spettroscopiche molto precise, ma su un oggetto così piccolo e fioco sono praticamente un incubo da fare.
Al momento, PN7 è uno dei sette “quasi satelliti” conosciuti — tra questi c’è anche Kamo‘oalewa, su cui la Cina ha lanciato la missione Tianwen-2 nel 2025 per raccogliere campioni. Questi oggetti, secondo gli studiosi, potrebbero diventare interessanti per future missioni spaziali o attività di estrazione. Ma il tempo stringe: secondo le simulazioni, PN7 resterà nei paraggi solo fino al 2085, poi le forze gravitazionali lo spingeranno lontano. Dove andrà? Nessuno lo sa ancora.
