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Copernicus: lanciato Sentinel-1D per monitorare clima, suolo e mari

Il lancio è avvenuto con successo, e da ora in poi grazie a questo programma potremmo monitorare meglio la situazione climatica sulla Terra.

Il programma Copernicus ha appena segnato un nuovo capitolo con l’arrivo in orbita di Sentinel-1D, il più recente e anche l’ultimo satellite della prima generazione dedicata al monitoraggio radar della Terra. Il lancio è avvenuto il 4 novembre 2025 dalla base di Kourou, in Guyana francese, a bordo di un Ariane 6, il nuovo vettore europeo pensato per garantire autonomia di accesso allo spazio.

Poco dopo il lancio, come riportato dal comunicato dell’ESA, è arrivato il primo segnale del satellite, la classica “acquisition of signal” che conferma non solo che il veicolo è vivo, ma che può comunicare con il centro di controllo

Sentinel-1D non è un satellite qualunque: permetterà di ottenere immagini radar della superficie terrestre, giorno e notte, con qualsiasi condizione atmosferica. In pratica, uno strumento usato da chi deve rispondere a emergenze ambientali, prevenire rischi, studiare ghiacciai, oceani, incendi, movimenti del suolo o persino monitorare navi sospette in aree difficili da controllare.

La missione è anche simbolica, perché chiude un ciclo e ne apre un altro. Con Sentinel-1D e il gemello Sentinel-1C pronti a lavorare insieme, l’Unione europea si assicura continuità operativa per uno dei suoi sistemi di osservazione più strategici.

Una missione che completa un’era

Sentinel-1D si unirà ora a Sentinel-1C, lanciato in precedenza, e prenderà progressivamente il posto di Sentinel-1A, operativo da oltre undici anni e ormai al limite della sua vita utile. Come riportato dall’ESA, due nuovi satelliti orbiteranno ai lati opposti del pianeta, separati da 180°, così da garantire una copertura globale più rapida e una trasmissione continua dei dati. La costellazione lavorerà con strumenti radar in banda C, tecnologia che permette di “vedere” anche attraverso nuvole, tempeste o buio totale.

Oltre al radar SAR, Sentinel-1D monta anche un sistema AIS per tracciare le imbarcazioni, così da fornire un doppio monitoraggio: terrestre e marittimo. Una funzione diventata sempre più rilevante, considerando traffico commerciale, sicurezza delle rotte e fenomeni come la pesca illegale. La piattaforma è inoltre compatibile con Galileo e altri sistemi di navigazione satellitare, e potrà supportare la futura missione Earth Explorer Harmony.

Illustrazione di una parte di Sentinel-1D (Wikimedia Commons DLR German Aerospace Center FOTO) – aerospacecue.it

Impatti scientifici, ambientali e operativi

Dal 2014, Sentinel-1 ha cambiato il modo in cui si osserva il pianeta: invece di campagne sporadiche, ha introdotto una raccolta sistematica e continua di dati radar, creando serie temporali di oltre un decennio. Queste informazioni sono oggi fondamentali per valutare come si stanno muovendo ghiacciai, coste, città e interi ecosistemi.

La missione Sentinel-1 è il risultato di una collaborazione ampia tra ESA, Commissione Europea, industria aerospaziale (decine di aziende coinvolte, tra cui Thales Alenia Space e Airbus Defence and Space) e diversi centri operativi distribuiti in Europa. I dati sono distribuiti gratuitamente tramite l’ecosistema Copernicus Data Space e sono integrati in servizi pubblici che spaziano dal controllo delle coste alla gestione delle catastrofi naturali.