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Quando si va in auto i rischi sono enormi | Bisogna guardarsi anche dal cielo: stanno piovendo meteoriti

Automobilista allarmato

Automobilista allarmato (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it

Controllare dagli specchietti laterali, dal retrovisore centrale e osservare quello che succede davanti a noi. Ma queste accortezze potrebbero non bastare…

La strada è sicuramente uno strumento fondamentale per permettere agli automobilisti di raggiungere un luogo, anche distante diverse decine o centinaia di chilometri, in un tempo significativamente ridotto rispetto ad altri mezzi di trasporto.

Eppure i rischi sono sempre dietro l’angolo e conoscerne le caratteristiche è cruciale per cercare, quanto più possibile, di prevenirli, aumentando il grado di sicurezza complessivo lungo la carreggiata, per sé stessi e per gli altri.

Sono numerosi i fattori che possono incidere negativamente sulla conduzione di una guida attenta e brillante, alcuni dei quali imprevedibili e indipendenti dalla volontà dei guidatori, ma nella maggior parte dei casi facilmente prevenibili.

Le distrazioni al volante, per esempio, come l’utilizzo del cellulare, sono in assoluto quelle che conducono ad un maggior numero di incidenti annui, così come il raggiungimento di una velocità estremamente eccessiva, ben oltre il limite consentito, specie se in condizioni del manto stradale non particolarmente idonee ad alte percorrenze.

Un avvenimento fantascientifico

Il veterinario australiano Andrew Melville-Smith si è trovato a fare i conti con un evento a dir poco imprevedibile, per non definire come assurdo. Mentre si trovava al volante della sua Tesla Model Y, la sua guida è stata costretta ad interruzione quando un boato improvviso, seguito dall’esplosione dei vetri e dal riempimento dell’abitacolo da parte di una nube di fumo hanno reso impossibile proseguire la percorrenza, oltretutto spaventando non poco il conducente, che fino a quel momento si trovava in ordinario movimento.

Ci troviamo in Australia Meridionale, dove lo scorso 19 ottobre, sostiene lo stesso Melville-Smith, il medico sarebbe stato vittima della caduta di un oggetto proveniente dal cielo, approdato sulla Terra in una zona sicuramente isolata, non poi così densamente abitata, ma comunque capace di creare scompiglio. L’idea iniziale dello sparo, prima di notare come il parabrezza apparisse fuso, deformato verso l’interno, il che suggeriva come fosse stato soggetto all’azione di qualche elemento capace di raggiungere circa 1.500 °C (la temperatura di fusione del vetro).

Pioggia di meteoriti
Pioggia di meteoriti (Shutterstock foto) – www.aerospacecue.it

Tutto resta avvolto nel mistero

E anche quando la vettura si è recata nelle apposite sedi per accertamenti, i riparatori hanno fatto davvero fatica ad indicare una possibile causa del guasto, non riuscendo ad attribuire i “sintomi” a nessun evento fino ad ora conosciuto. E’ questa la realtà, ancora poco chiara, che ha spinto il veterinario ad aprire un’indagine, affidandosi al Museo dell’Australia Meridionale, interloquendo con il responsabile della collezione di meteoriti, Kieran Meaney, il quale ha affermato che l’oggetto dal quale l’auto è stata colpita appariva come, effettivamente, troppo caldo, non fornendo però specifiche ulteriori.

C’è chi è convinto, a questo punto, si tratti di meteorite, ma altre correnti di pensiero identificano la natura dell’evento come imputabile a detriti di satelliti o razzi appena rientrati in atmosfera. Per chiarire ogni dubbio, comunque, Melville-Smith si è messo a completa disposizione del museo, annunciando, eventualmente, di poter valutare anche la donazione del parabrezza per permettere agli esperti ulteriori analisi. A riportarlo è IFL Science.