Home » TORRI SOLARI, energia dallo spazio: raddoppiata la produzione elettrica, la svolta 3D può cambiare l’economia globale

TORRI SOLARI, energia dallo spazio: raddoppiata la produzione elettrica, la svolta 3D può cambiare l’economia globale

Janta Power pannelli (Janta Power foto) - www.aerospacecue.it

Janta Power pannelli (Janta Power foto) - www.aerospacecue.it

Dagli Stati Uniti arriva una soluzione solare rivoluzionaria: torri 3D compatte, efficienti e perfette per spazi limitati.

In certi posti ormai non c’è più spazio per distese infinite di pannelli solari. Le superfici libere iniziano a diventare un lusso, eppure la domanda di energia cresce, sempre più. La classica soluzione piatta, che andava bene fino a ieri, non basta più. E no, non è solo una questione tecnica: è anche questione di visione, di adattamento a un mondo che cambia — pure in fretta.

Ogni giorno il Sole ci bombarda di energia, letteralmente. Però gran parte di quella luce va persa, dispersa. E mentre ci affanniamo a migliorare l’efficienza dei pannelli, forse ci stiamo dimenticando che il problema non è solo quanto raccolgono, ma dove e come lo fanno. Cioè, siamo davvero sicuri di sfruttare ogni angolo possibile?

Poi c’è chi, invece di inseguire l’ennesimo 1% in più su un modulo fotovoltaico classico, ha deciso di ripensare tutto da capo. Come se si fosse fermato un attimo a guardare le cose da un’altra prospettiva. Non in orizzontale, ma… in verticale. Perché sì, cambiare punto di vista a volte sblocca soluzioni a cui non avevamo nemmeno pensato.

E forse è proprio questo il momento di farlo. Quando densità urbana, costi dei terreni e esigenze ambientali iniziano a scontrarsi, serve più che mai un’idea capace di mettere d’accordo tutto: efficienza, ingombro, affidabilità. E se questa idea arrivasse da una startup texana sconosciuta ai più?

Una trovata ingegnosa che rompe gli schemi

Succede in Texas, come riporta HdBlog.it, dove una giovane azienda — si chiama Janta Power — ha deciso di cambiare le regole del gioco. La loro idea? Prendere i pannelli e… metterli in piedi. Letteralmente. Al posto di distenderli su grandi superfici, li montano in strutture verticali, delle torri che seguono il Sole mentre si muove. E così riescono a catturare anche quella luce obliqua del mattino e del tardo pomeriggio, che di solito finisce sprecata.

Ma il bello è che non si limitano a raccogliere più energia: la raccolgono meglio. Con un flusso più regolare, meno sbalzi. In pratica, aiutano anche a stabilizzare la rete elettrica, riducendo gli stress sui sistemi di accumulo. Una di quelle soluzioni che non solo fanno risparmiare, ma funzionano meglio per tutti. Il dato più impressionante?

I nuovi pannelli (Janta Power foto) - www.aerospacecue.it
I nuovi pannelli (Janta Power foto) – www.aerospacecue.it

La tecnologia c’è, ed è già in fase di test

Le torri 3D di Janta Power riescono a produrre fino al 50% in più rispetto ai pannelli tradizionali, usando solo un terzo dello spazio. E non sono nemmeno fragili: sono fatte in acciaio, montate su fondamenta a vite o a palo, e resistono a venti di oltre 270 km/h. Insomma, solide come poche.

Dal lato economico poi, siamo su numeri davvero interessanti: il costo per chilowattora si aggira attorno a 0,05 euro, ben al di sotto della media globale che sta più o meno a 0,14. Non a caso hanno già raccolto 5,5 milioni di dollari per far decollare la produzione. E alcuni impianti pilota sono già partiti, tra aeroporti e data center — Dallas, Monaco, la rete Aena in Spagna — per dimostrare che questa roba può funzionare anche su larga scala.