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Un buco nero divora una stella lontano dal centro galattico: scoperta senza precedenti

Buco nero rappresentazione

Buchi neri, la scoperta (universetoday.com) - AerospaceCUE

Un nuovo pericolo nell’universo? La scoperta di un buco nero che potrebbe cambiare tutto anche per il nostro pianeta 

Nel corso degli anni lo studio del cosmo si è evoluto rapidamente. Ovviamente, con l’avanzare della tecnologia, gli scienziati si sono resi conto sempre di più di fenomeni spaventosi che accadevano nell’universo. Satelliti, sorgenti radio e segnali particolari: via via gli scienziati hanno compreso come identificarli.

Non a caso, dagli anni ’50 in poi, si è parlato di “astronomia radio”. Grazie a questa metodologia di studio e di ricerca del cosmo, sono stati identificati dei segnali radio luminosi, detti “quasar”. Oltre alla regione centrale della Via Lattea, nota come Sagittarius A, si è giunti all’identificazione dei nuclei galattici contenenti buchi neri supermassicci (SMBH).

Quando gli oggetti vengono catturati da questi giganti, vengono distrutti dalle forze mareali, dando origine ai cosiddetti eventi di distruzione mareale, o TDE (Tidal Disruption Events), che emettono enormi quantità di radiazione in più lunghezze d’onda.

Come riporta il sito universetoday.com, uno studio recente guidato da un team internazionale dell’Università della California, Berkeley, ha riportato la scoperta di un TDE, denominato AT 2024tvd, in una galassia situata a circa 600 milioni di anni luce dalla Terra. Questo evento si distingue perché si è verificato a circa 2.600 anni luce dal centro della galassia.

Il team dietro la scoperta e il risultato “speciale”

A guidare il team in questo studio ci hanno pensato i professori Itai Sfaradi e Raffaella Margutti dell’Università di Berkeley. Insieme a loro hanno collaborato numerosi esperti provenienti da istituti internazionali, tra cui l’Hebrew University of Jerusalem, l’Open University of Israel, il CIERA, l’ICRAR, il SETI Institute e l’Osservatorio di Leiden.

Ma perché quest’evento si distingue dagli altri? Gli eventi di distruzione mareale come questo avvengono quando una stella viene catturata da un buco nero e strappata dalle sue intense forze gravitazionali, un processo noto come “spaghettificazione”. In questo caso senza precedenti, il buco nero e l’evento TDE si sono manifestati lontano dal nucleo galattico, dimostrando che i SMBH possono esistere anche al di fuori dei centri delle galassie.

Buco nero distruzione
Buchi neri, affascinante il nuovo studio (universetoday.com) – AerospaceCUE

Quali sono le implicazioni scientifiche?

Le osservazioni sono state possibili grazie ai migliori radiotelescopi del mondo. Dunque, qual è la conclusione tratta dagli scienziati che hanno lavorato al caso? I risultati dello studio indicano che i processi post-TDE possono essere complessi e ritardati nel tempo. Ciò significa che i buchi neri possono riattivarsi periodicamente dopo fasi di inattività.

La scoperta di AT 2024tvd amplia la comprensione dei buchi neri supermassicci e dei loro effetti sul materiale circostante, suggerendo che eventi energetici simili potrebbero verificarsi anche lontano dai centri galattici, aprendo nuove prospettive nello studio dell’evoluzione galattica e delle emissioni radio cosmiche.