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Missione ESCAPADE: due satelliti NASA per svelare come Marte ha perso la sua atmosfera

La NASA lancia una nuova  missione verso il Pianeta Rosso: ESCAPADE, acronimo di Escape and Plasma Acceleration and Dynamics Explorers.

Si tratta di due piccoli satelliti gemelli — chiamati Blue e Gold — progettati per studiare come Marte abbia perso gran parte della sua atmosfera nel corso di miliardi di anni. Il progetto nasce dalla collaborazione tra la NASA e l’Università della California, Berkeley, con il supporto dell’agenzia spaziale americana attraverso il programma SIMPLEx, dedicato a missioni a basso costo ma ad alto rendimento scientifico.

A differenza delle sonde tradizionali, ESCAPADE non si concentrerà sulla superficie del pianeta, ma sull’interazione invisibile e complessa tra l’atmosfera superiore e il vento solare. Marte possiede oggi solo un campo magnetico locale, residuo di quello globale che lo proteggeva in passato. Proprio questa perdita di “scudo magnetico” ha permesso al vento solare di erodere gradualmente i gas atmosferici, trasformando Marte da un mondo potenzialmente ospitale a un deserto gelido.

Le due sonde voleranno in formazione attorno al pianeta, raccogliendo dati simultanei da punti diversi. Questo permetterà di ricostruire una visione tridimensionale del modo in cui le particelle cariche si muovono e fuggono nello spazio. Secondo i ricercatori del Space Sciences Laboratory dell’UC Berkeley, osservare questi fenomeni da due prospettive diverse sarà fondamentale per capire quanto rapidamente Marte stia ancora perdendo la sua atmosfera.

Il lancio, previsto a novembre 2025 a bordo del razzo New Glenn di Blue Origin, segnerà una tappa importante anche per l’azienda spaziale privata, che testerà per la prima volta il suo veicolo su una missione interplanetaria. Dopo il lancio, i satelliti trascorreranno diversi mesi lungo una traiettoria che include un passaggio nel punto di Lagrange Terra–Sole prima di dirigersi verso Marte, dove dovrebbero entrare in orbita entro il 2027.

Un doppio sguardo sul vento solare

ESCAPADE avrà il compito di misurare come il vento solare colpisce la tenue atmosfera marziana, scatenando processi di fuga di ioni e di elettroni. Ogni satellite sarà dotato di sensori per rilevare il campo magnetico locale e strumenti in grado di misurare il flusso di particelle ad alta energia. I dati raccolti aiuteranno a comprendere meglio la velocità con cui i gas sfuggono nello spazio, offrendo una chiave per ricostruire l’evoluzione climatica del pianeta.

Ciò che rende la missione particolarmente innovativa è la sua economia e flessibilità: le due sonde sono state costruite con un budget molto inferiore rispetto a quello di una missione tradizionale, e utilizzano componenti modulari simili a quelli dei piccoli satelliti universitari. Questo approccio consente alla NASA di moltiplicare le opportunità di esplorazione senza dover investire cifre enormi, un modello che potrebbe diventare standard nelle future missioni interplanetarie.

Escapade la missione per il pianeta Rosso (Futuro Prossimo) – www.aerospacecue.it

 

Un passo avanti verso la comprensione di Marte

Comprendere come Marte abbia perso la sua atmosfera non è solo una questione scientifica, ma anche un tassello cruciale per l’esplorazione umana. Se si riuscirà a quantificare la quantità di gas persa e i meccanismi che la causano, sarà possibile capire meglio quanto stabile possa essere un’eventuale atmosfera artificiale o parzialmente ricostruita in futuro. ESCAPADE, con le sue osservazioni simultanee e ad alta precisione, potrebbe fornire indizi fondamentali anche per la protezione delle future basi marziane dal vento solare.

Secondo quanto riportato da Space.com (novembre 2025), questa doppia missione non solo chiarirà il passato atmosferico del Pianeta Rosso, ma rappresenterà anche una prova tecnologica per una nuova generazione di missioni planetarie leggere, agili e cooperative. Due piccoli satelliti, dunque, per affrontare una delle più grandi domande del Sistema Solare: come Marte ha perso la sua aria — e cosa può insegnarci questo sul futuro della Terra.