Missioni spaziali

ISS al completo: per la prima volta nella storia, tutti gli 8 porti di attracco sono occupati

Un evento storico nella gestione logistica dell’orbita bassa terrestre: tutti gli 8 porti di attracco dell’ìISS sono occupati.

Il 1° dicembre 2025 ha segnato una pietra miliare nella storia dell’esplorazione spaziale e della gestione operativa della Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Per la prima volta dall’inizio delle sue attività nel 2000, tutti e otto i porti di attracco disponibili della stazione orbitale sono stati occupati contemporaneamente. Otto veicoli spaziali provenienti da agenzie diverse — NASA, SpaceX, JAXA, Roscosmos e Northrop Grumman — sono attualmente agganciati alla struttura.

Questo traguardo evidenzia sia la crescente complessità operativa dell’ISS, sia l’elevato grado di coordinamento tra le agenzie spaziali internazionali. Ma soprattutto segna un cambio di paradigma nella gestione della logistica spaziale in orbita bassa (LEO), anticipando scenari futuri di congestione orbitale e cooperazione interagenziale avanzata.

I veicoli spaziali attualmente attraccati alla ISS

Al momento del raggiungimento del record, i seguenti otto veicoli spaziali risultavano agganciati ai rispettivi porti della stazione:

  • SpaceX Crew-11 Dragon: veicolo con equipaggio attivo, attualmente in missione
  • SpaceX Cargo Dragon: navetta di rifornimento commerciale
  • Cygnus XL (Northrop Grumman-23) : veicolo cargo rientrato dopo il riposizionamento
  • HTV-X1 (JAXA): nuovo veicolo cargo giapponese di nuova generazione
  • Soyuz MS-27: navetta russa con equipaggio, prossima al rientro
  • Soyuz MS-28: nuova navetta con equipaggio, recentemente arrivata
  • Progress 92: veicolo cargo russo per rifornimenti
  • Progress 93: altro veicolo cargo russo attualmente in funzione

L’attracco simultaneo di questi veicoli richiede una gestione attenta della configurazione orbitale, della sicurezza strutturale, della compatibilità dei sistemi di aggancio (docking) e della rotazione degli equipaggi.

Il ruolo chiave del braccio robotico Canadarm2

Il riposizionamento del veicolo Cygnus XL, avvenuto il 27 novembre 2025, è stato fondamentale per liberare spazio e consentire l’attracco sicuro della Soyuz MS-28. L’operazione è stata eseguita tramite il braccio robotico Canadarm2, controllato dal centro di controllo missione NASA a Houston.

Questa manovra ha coinvolto tre agenzie: NASA, Northrop Grumman e Roscosmos, dimostrando ancora una volta l’efficacia della cooperazione internazionale in scenari di alta complessità. L’utilizzo di sistemi robotici avanzati in ambiente microgravitazionale rappresenta uno dei maggiori successi dell’ingegneria spaziale moderna.

Specifiche del Cygnus XL

Il veicolo Cygnus XL, lanciato per la missione CRS-23, è progettato per trasportare fino a 3.700 kg di carico utile. Durante la sua permanenza, rimarrà agganciato fino a marzo 2026, quando rientrerà nell’atmosfera terrestre portando con sé fino a 5 tonnellate di rifiuti e materiali non più necessari.

Una configurazione da record: significato tecnico e prospettive future

La piena occupazione dei porti della ISS non è soltanto un fatto simbolico: rappresenta una sfida ingegneristica e gestionale notevole. I sistemi della stazione devono supportare simultaneamente:

  • Il monitoraggio ambientale per ogni modulo pressurizzato collegato
  • Il bilanciamento strutturale per evitare sollecitazioni anomale
  • L’alimentazione elettrica e termica dei veicoli attraccati
  • La gestione di rotte e traiettorie per l’arrivo e la partenza dei mezzi

Questo tipo di configurazione è un’anticipazione concreta delle future stazioni orbitali modulari previste da programmi come Gateway e le stazioni commerciali private come quelle di Axiom Space.

La vita a bordo della ISS: 10 astronauti in contemporanea

Durante questo periodo, la ISS ospita l’equipaggio della Expedition 73, composto da 10 astronauti. Un numero così elevato implica una gestione logistica raffinata per quanto riguarda spazi abitativi, turni di lavoro, risorse consumabili (aria, acqua, cibo) e priorità scientifiche.

I nuovi arrivati, giunti a bordo con la Soyuz MS-28, sono:

  • Chris Williams (NASA)
  • Sergey Kud-Sverchkov (Roscosmos)
  • Sergei Mikaev (Roscosmos)

Questi astronauti condurranno missioni scientifiche fino a luglio 2026. Tra i principali esperimenti avviati, vi è lo studio degli effetti della microgravità sul microcircolo periferico, in particolare su mani, dita, piedi e dita dei piedi.

Esperimenti in corso

La routine quotidiana della ISS non si è fermata nonostante l’affollamento. Ecco alcuni degli esperimenti scientifici più significativi condotti nel periodo:

  • Conservazione criogenica di fluidi nei serbatoi per missioni spaziali future (NASA)
  • Formazione di cristalli liquidi in microgravità (NanoRacks Thailand Liquid Crystals)
  • Monitoraggio del flusso sanguigno cerebrale (JAXA – Kimiya Yui)
  • Analisi microbiologiche del segmento russo (Roscosmos – Oleg Platonov)

Transizione verso la Expedition 74

Il prossimo cambio di equipaggio è previsto per l’8 dicembre 2025, quando la navetta Soyuz MS-27 riporterà sulla Terra tre membri di Expedition 73:

  • Jonny Kim (NASA)
  • Sergey Ryzhikov (Roscosmos)
  • Alexey Zubritsky (Roscosmos)

Dopo un’accurata verifica delle tute Sokol, dei sistemi di bordo e delle procedure di rientro, il trio atterrerà in Kazakistan con il consueto supporto delle squadre di recupero.

Prospettive operative per la ISS nel 2026

Il progressivo aumento dei voli commerciali e internazionali verso la ISS suggerisce che configurazioni come quella del dicembre 2025 potrebbero divenire più frequenti. Tuttavia, si pone il tema della sostenibilità strutturale e operativa della stazione.

La ISS, entrata nella sua terza decade operativa, dovrà affrontare nuove sfide:

  • Usura dei porti di attracco e loro compatibilità con veicoli futuri
  • Espansione o sostituzione dei moduli più datati
  • Incremento delle richieste di accesso da parte di aziende e università

Tutto questo mentre si sviluppano alternative come le stazioni private in orbita bassa e la piattaforma cislunare Gateway, che dovranno ereditare parte delle funzionalità ora svolte dalla ISS.

Un punto di svolta nella logistica spaziale

Il completo riempimento dei porti di attracco della ISS non è solo un record, ma un indicatore di maturità delle operazioni spaziali multilaterali. La gestione simultanea di otto veicoli richiede una combinazione di:

  • Precisione ingegneristica
  • Coordinamento internazionale
  • Capacità di adattamento operativo

Questo scenario rappresenta un test su larga scala per i futuri habitat spaziali abitati e offre indicazioni cruciali per la progettazione delle stazioni orbitanti dei prossimi decenni.