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La NASA manda i suoi astronauti sulla Luna e li rende autonomi | Sfrutteranno l’energia solare

Illustrazione della superficie lunare (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it

Illustrazione della superficie lunare (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it

Vivere sulla Luna potrebbe diventare relativamente più “semplice”, oltre a diventare sempre più autonomi durante le missioni.

Vivendo sulla Luna, la prima cosa da risolvere sarebbe dove stare. Gli scienziati pensano a basi sotterranee, magari usando i tunnel di lava già presenti, così si evitano i problemi di radiazioni e meteoriti. È tipo cercare rifugio naturale invece di costruire tutto da zero.

Poi c’è il discorso aria e acqua, che ovviamente non puoi portarti dietro in valigia. Si parla di riciclare tutto, anche il sudore e l’urina (sì, davvero) o estrarre acqua dal suolo lunare. Per l’ossigeno, si potrebbe “spremere” quello che c’è nelle rocce. Non il massimo della comodità, ma super ingegnoso.

Il cibo sarebbe un altro bello sbattimento. Coltivare piante in serre chiuse, usando luci artificiali, è una delle idee più serie. Immagina piccole fattorie lunari dove crescere insalata, pomodori e magari anche patate, come nei film.

Ultimo punto: l’energia. Con tutto quel sole diretto, i pannelli solari sarebbero la scelta migliore. Ma servirebbe anche un modo per conservare energia quando la Luna si fa buia per giorni. Insomma, vivere lassù sarebbe una sfida pazzesca… ma piano piano stiamo trovando soluzioni.

Energia…da dove?

Hai mai pensato che un giorno potremmo alimentare una casa… con la terra sotto i piedi? No, non è uno scherzo. Gli scienziati stanno lavorando su un’idea fighissima: usare il suolo della Luna per creare energia. Già mi immagino gli astronauti che scavano il “giardino” lunare per costruirsi pannelli solari homemade. Sarebbe una rivoluzione, anche perché portarsi tutto da casa (cioè dalla Terra) costa un occhio della testa.

In pratica, invece di fabbricare i pannelli qui e poi spedirli nello spazio, li costruiremmo direttamente lassù. E questo taglierebbe le spese di trasporto. Un razzo intero pieno di pannelli non servirebbe più. E in più, ci sarebbe più spazio a bordo per portarsi cose davvero importanti, tipo strumenti di ricerca o magari un po’ di cibo decente.

Illustrazione d un astronauta sulla Luna (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it
Illustrazione d un astronauta sulla Luna (Depositphotos foto) – www.aerospacecue.it

Costruire (letteralmente) il nostro futuro

Gli scienziati hanno già provato a usare un finto suolo lunare, il famoso “regolite”, e sono riusciti a creare un nuovo tipo di vetro, che hanno battezzato moonglass. Felix Lang, il tizio che guida il progetto all’Università di Potsdam, ha spiegato che i pannelli solari spaziali di oggi sono super efficienti, ma pesantissimi e carissimi, perché protetti da vetro o pellicole grosse.

Quindi portarseli sulla Luna è praticamente una follia economica. Con il moonglass, invece, gli astronauti potrebbero fabbricarsi i pannelli direttamente in loco, risparmiando una barca di soldi e pure un sacco di fatica.