Vacanza archeologica, nel 2025 non puoi perderti questo sito | È il più bello e più antico di tutti: ancora inesplorato

Una destinazione mozzafiato (Inca Trail Machu foto) - www.aerospacecue.it
Gli archeologi lo ritengono tra i siti più ricchi ed affascinanti al mondo. Ma non è stato scoperto nemmeno per metà
Le vacanze archeologiche si fondano sull’esplorazione e sulla scoperta, per l’appunto, di antichi siti archeologici, appartenenti al passato e ora fruibili dai visitatori più appassionati.
Una simile esperienza prevede, generalmente, il compimento di visite libere o guidate all’interno di siti archeologici, che possono rappresentare rovine di templi, teatri, anfiteatri o intere città.
In alcuni casi, soprattutto per i siti che prevedono attività dedicate ai più piccoli, sarà possibile cimentarsi nelle tecniche di scavo e in altre mansioni che usualmente i lavori degli archeologi prevedono.
Il mondo intero è pieno di testimonianze storiche che ci raccontano delle popolazioni che lo abitavano nel passato. L’Italia, ad esempio, è ricca di rovine romane, ma anche greche, etrusche, bizantine e non soltanto.
Un tesoro nascosto ed inaccessibile
Il Time Out ha stilato la lista delle destinazioni più affascinanti del mondo intero. E l’8° posto è occupato da una suggestiva meta sita in Sudamerica. Molti potrebbero pensare si tratti del già noto gioiello Machu Picchu, in Perù, ma stiamo, in realtà, parlando di un sito archeologico che potremmo definire come un vero e proprio “cugino” della ben più nota località inca. Si tratta di Choquequirao, nella regione di Cusco, che nonostante non abbia mai ricevuto la rilevanza spettata, risulta essere una delle più apprezzate e consigliate tra gli esperti in tema di antiche rovine inca, sospesa a metà tra i paesaggi montani della Cordigliera delle Ande e la giungla amazzonica.
La particolarità che rende questo posto unico è il fatto che venga frequentata da pochissime persone quotidianamente: stime raccontano di meno di 25 visitatori, presumibilmente perché non si tratta di una meta così nota e popolare, oltre che per gli impervi percorsi necessari a raggiungerla. Il trekking è l’unica opzione, e il percorso dura diversi giorni, mantenendola quasi segreta e invalicabile, preservando la natura autentica dell’Impero Inca. La collaboratrice del Time Out Jaspe Brezo ha affermato come raggiungere il Choquequirao rappresenti “un’esperienza visiva e fisica emozionante”. Tant’è che, per quanto concerne le destinazioni dell’America Latina, il sito archeologico inca presenzia nella classifica come la più alta in assoluto, più del Glaciar Perito Moreno, sito nella porzione meridionale dell’Argentina.
Una potenziale miniera d’oro
Seppur il suo blasone non abbia mai raggiunto i livelli dell’iconico Machu Picchu, la conquista di una posizione di rilievo all’interno della lista è più che giustificata, considerando che diversi autorevoli archeologi ritengono Choquequirao più esteso e ricco, simbolicamente parlando, del più famoso sito peruviano. Attualmente soltanto il 30% dell’area risulta completamente riportato alla luce, ma questa percentuale così esigua è stata comunque in grado di far comprendere ai professionisti i gioielli che potrebbe potenzialmente celare al di sotto della superficie.
Tra terrazze decorate, fontane e templi cerimoniali, c’è da aspettarsi che nei prossimi anni il nome del sito inca di Choquequirao comincerà ad apparire con una frequenza decisamente maggiore sulle pagine dei giornali. Non è un caso che il suo nome, in lingua quechua, significhi “Culla dell’Oro“, per via dell’importanza che gli storici attribuiscono alla località, probabilmente centro religioso e politico principale dell’Impero Inca, nonché potenziale protagonista dell’ultima fase storica della popolazione stessa, dove il sovrano Manco Yupanqui si rifugiò per sfuggire ai conquistadores iberici. Lo scrive Forum Agricoltura Sociale.