Universo, la “data della morte è assai vicina” | Verremo sterminati tutti: evaporeremo come acqua

La fine dell'Universo (Canva-Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it
Scoperta la data esatta di decadimento del nostro Universo. Tutti i suoi oggetti saranno destinati ad evaporare definitivamente
L’Universo ha avuto origine circa 13,8 miliardi di anni fa con la grande esplosione, meglio nota come Big Bang, che ha portato alla formazione di svariati atomi, stelle, galassie e ovviamente pianeti.
Per questo l’Universo contiene circa 2 trilioni di galassie, che includono al loro interno miliardi di stelle. Ma gli scienziati hanno evidenziato la presenza di nebulose, da cui nascono le stelle, e buchi neri, che possiedono una gravità in grado di catturare persino la luce.
Sino ad ora, è stato stimato che l’Universo osservabile possieda un raggio pari a circa 46,5 miliardi di anni luce, ma differenti stime suggeriscono come lo stesso possa apparire di gran lunga più ampio, rivelandosi forse infinito.
Uno degli aspetti maggiormente peculiari dell’Universo è il fatto che questo sia costituito per gran parte, circa il 95%, da energia oscura e materia oscura, che restano ancora un mistero tutto da scoprire per gli scienziati.
Ecco quando l’Universo cesserà di esistere
Il lavoro degli scienziati ha permesso di individuare una potenziale data di “morte” dell’Universo, basandosi su precisi calcoli indicanti il tempo necessario all’interezza delle stelle contenute nello stesso di decadere definitivamente. La fine dell’Universo, si stima, dovrebbe concretizzarsi attraverso un processo simile a quello dell’evaporazione, con gli oggetti presenti che decadranno smaterializzandosi. Questo perché l’Universo sarà interessato da un processo analogo rispetto alla radiazione di Hawking.
Ma di cosa si tratta? Il suo nome deriva ovviamente dall’omonimo fisico britannico, che ormai quasi mezzo secolo fa ipotizzò che le radiazioni fossero in grado di fuoriuscire da un buco nero; sul bordo dello stesso possono formarsi due particelle temporanee, una delle quali verrà direttamente risucchiata dal buco nero, mentre l’altra ne fuoriuscirà. Di fatto, per mezzo della radiazione di Hawking i buchi neri sono costretti ad un decadimento nel tempo, progressivo e molto lento, sino a divenire particelle e radiazioni.
Esperti increduli rispetto alle stime ottenute
Gli scienziati hanno effettuato una serie di calcoli mediante i quali è stato possibile dimostrare le tempistiche più o meno esatte relative al decadimento degli oggetti presenti nell’Universo. Secondo quanto emerso dai calcoli messi in pratica, la fine del nostro Universo dovrebbe avvenire tra 10^78 anni, ossia 1.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000. Questo dato è stato raccolto la Radboud University di Nimega, nei Paesi Bassi, che ha indicato come sia proprio il sopracitato il tempo necessario alle nane bianche, che rappresentano l’esempio di corpo celeste maggiormente persistente, di decadere a seguito dell’effetto delle radiazioni di Hawking.
E se la stima precedente indicava come la durata dell’esistenza delle nane bianche risultasse essere pari a 10 alla potenza di 1.100 anni (1 seguito da addirittura 1.100 zeri), il lasso di tempo stimato più recentemente risulta essere sensibilmente ridotto. Ed è per questo risultato totalmente inaspettato che il principale autore dello studio Heino Falcke della Radboud University è stato condotto ad affermare che la definitiva fine dell’Universo giungerà molto prima rispetto a quanto preliminarmente ipotizzato. A scriverlo è The Sun.