Il FISCO non ti lascia solo neanche in VACANZA | Se spendi più di questa cifra ti bussa in albergo: arrivano le batoste

Attenzione al Fisco (Freepik foto) - www.aerospacecue.it
Anche durante il periodo di vacanza potresti essere soggetto alle limitazioni del Fisco. Scopri come funziona prima di partire!
Quando si parla di fisco si intende l’insieme delle istituzioni pubbliche nostrane che hanno il compito di gestire le differenti entrate nello Stato, attraverso la riscossione dei tributi nei confronti dei cittadini.
Più specificamente, la sua funzione è quella di riscuotere le differenti imposte, quali IVA, IMU o IRPEF, verificando che le cifre versate dai contribuenti corrispondano all’effettiva somma dovuta.
I contributi e le agevolazioni fiscali passano anche in questo caso dalle mani del Fisco, che attraverso la gestione degli stessi può finanziare i servizi pubblici, a vantaggio dei cittadini.
Appartengono all’apparato Fisco l‘Agenzia delle Entrate, l’Agenzia delle Entrate-Riscossione, che si occupa della riscossione dei debiti, per l’appunto, oltre alla Guardia di Finanza, che vigila relativamente all’evasione fiscale.
Una preoccupazione costante
Ma neanche l’arrivo della stagione estiva, che coincide inevitabilmente con il periodo di ferie, quando i professionisti staccano per qualche giorno dal lavoro quotidiano dell’intero anno per ristorarsi e rilassarsi, in compagnia di famigliari e amici. Maggio rappresenta il mese durante cui la maggior parte delle persone cominciano ad organizzarsi concretamente per la pianificazione delle proprie vacanze, bazzicando tra siti internet in attesa di scovare l’offerta giusta, la più conveniente, della quale approfittare subito per trascorrere ferie all’insegna del divertimento o del più totale relax, in base alle prerogative di ciascun utente. Come di consueto, le mete verso cui si rivolge l’attenzione dei viaggiatori risultano essere bene o male sempre le solite note.
Località balneari, prettamente concentrate nel bacino Mediterraneo, che non comporteranno enormi spese relative al trasporto, né tempi di volo eccessivamente prolungati per raggiungerle. Ovviamente anche l’Italia ha molteplici gemme da offrire, ma in molti sfruttano il periodo di ferie per visitare mete estere, magari nella speranza di incontrare prezzi più convenienti relativamente ai servizi, considerando che nel nostro Paese, specie durante il periodo estivo, le tariffe alberghiere, di affitti in spiaggia e di prestazioni analoghe tendono a subire delle vertiginose salite, così da approfittare dell’elevato flusso turistico per guadagnare il più possibile.
Limiti molto severi
Ma a prescindere dalla metà finale eletta, prima di pianificare una qualsiasi vacanza bisognerebbe guardare con elevata attenzione al budget prefissato, che impone di stare attenti ad eventuali inattese sorprese. Esistono, infatti, delle regole che non sono vigenti in Italia, ma che all’estero potrebbero procurare più di qualche disagio, specie in termini di spese effettuate mediante l’utilizzo del contante. Per rendere l’esempio in modo pratico, tra le destinazioni in assoluto maggiormente ambite dai viaggiatori italiani c’è la Grecia.
Ebbene, sappiate che nella vicino Stato mediterraneo vige un limite di spesa giornaliera pari a 500 euro per l’effettuazione dei vostri acquisti, indipendentemente dalla scelta di recarsi tra i siti dell’antico popolo ellenico o verso le isole del divertimento e della sfrenata vita notturna. La scelta del Governo greco, che ha reso il Paese quello presentante il limite più basso in assoluto tra gli utilizzanti della moneta europea comune, è volta ad incentivare i sistemi di pagamento elettronici. Le rigide disposizioni consentono una maggior libertà di spesa in Francia e in Portogallo, dove il limite risulta essere pari a 1.000 euro, così come in Spagna, con 2.500, e in Belgio, 3.000. Lo scrive TempoReale.info.