Asteroidi, questo lo hanno appena scoperto e già ci minaccia | In cima alla classifica delle tragedie

Asteroide in collisione (Pixabay foto) - www.aerospacecue.it
Una nuova scoperta accende l’attenzione degli astronomi su un oggetto celeste in rapida ascesa nella scala dei rischi cosmici.
Nel cielo sopra di noi si muovono migliaia di corpi rocciosi, spettatori silenziosi e antichi della storia del sistema solare. Tra questi, alcuni assumono un ruolo particolare, attirando l’interesse della comunità scientifica per la loro prossimità all’orbita terrestre.
Ogni nuova rilevazione rappresenta un tassello in più nella comprensione delle dinamiche celesti, ma anche una potenziale variabile da monitorare con attenzione. Non è raro che un oggetto venga scoperto e classificato come parte della categoria NEO (Near-Earth Object), ma solo pochi entrano immediatamente in una lista di osservazione prioritaria.
La velocità con cui un asteroide può salire nella scala delle priorità dipende da variabili precise: dimensioni, orbita, distanza dal nostro pianeta e potenziale di impatto. Alcuni di questi parametri, combinati, possono determinare l’urgenza di una sorveglianza scientifica dedicata.
Le agenzie spaziali, a cominciare dalla NASA, mantengono cataloghi aggiornati con le traiettorie e i livelli di rischio associati a ciascun oggetto. In questo contesto, ogni novità può cambiare le carte in tavola: non si tratta solo di numeri, ma di modelli dinamici che vengono rivisti alla luce di nuove osservazioni, analisi e passaggi ravvicinati.
Scoperte sorprendenti
In questo panorama complesso, dove la tecnologia osservativa ha fatto passi da gigante, alcune scoperte riescono comunque a sorprendere. Non tanto per la minaccia reale e immediata, quanto per la rapidità con cui certi oggetti conquistano l’attenzione e vengono inseriti tra i “sorvegliati speciali”.
Quando questo accade, le domande si moltiplicano: quanto è vicino? Quanto è grande? E soprattutto, cosa potrebbe accadere nel caso peggiore? Il passaggio previsto per il 18 settembre 2025, a una distanza di circa 842.000 chilometri dalla Terra.
Un nome in più tra i sorvegliati del sistema solare
Identificato il 29 marzo 2025 dal telescopio Pan-STARRS 2 situato sull’osservatorio di Haleakalā, nelle Hawaii, l’asteroide 2025 FA22 è entrato rapidamente nella lista ristretta degli oggetti da monitorare con maggiore attenzione, come riporta anche Torinocronaca. Con un diametro stimato tra i 150 e i 200 metri, appartiene alla categoria Apollo, composta da oggetti che incrociano regolarmente l’orbita della Terra. La sua traiettoria lo ha già collocato tra i primi cinque asteroidi potenzialmente più pericolosi attualmente conosciuti.
Secondo la NASA, la probabilità di impatto è estremamente bassa (pari allo 0,01%), ma comunque presente, con una data cruciale segnata per il 19 settembre 2089. Sulla Scala di Palermo, usata per stimare il rischio d’impatto, ha già superato la soglia di -3, mentre la Scala di Torino lo colloca sul limite tra “nessun rischio” e “evento da monitorare”. L’asteroide rappresenta una preziosa opportunità di studio per gli astronomi. Anche se si tratta di una distanza di sicurezza, sarà abbastanza ravvicinata da consentire osservazioni dettagliate utili a raffinare i modelli orbitali.