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Allarme sulla Stazione Spaziale | La Cina ha trovato un batterio mai visto prima: pericolo dietro l’angolo

Batterio

Scoperto un batterio (Canva-Pixabay foto) - www.aerospacecue.it

Il rischio adesso è elevatissimo. Gli astronauti potrebbero correre un pericolo letale. Occorre agire in fretta per evitare il contagio di massa

L’impegno della Cina nel panorama aerospaziale internazionale è dimostrato dall’implementazione, avvenuta proprio all’inizio del corrente decennio, della Stazione Spaziale Tiangong.

Parliamo di una Stazione Spaziale modulare, volta allo svolgimento di missioni scientifiche. La sua costruzione è stata possibile attraverso 11 differenti missioni, svoltesi tra il 2021 e il 2023.

Si tratta della terza generazione del più ampio programma Tiangong ed è parte della quarta procedura di stazioni permanenti presenti nello Spazio, avendo succeduto Saljut, Skylab, Mir e la Stazione Spaziale Internazionale.

Nonostante il programma seguito da Tiangong sia totalmente indipendente, non prevedendo una collaborazione con ulteriori Stati nell’ambito spaziale, altri Paesi del globo hanno offerto un prezioso contributo in termini di cooperazione internazionale, a partire dall’Italia.

Un rilevamento totalmente inatteso

Sulla Stazione Spaziale Cinese è stato individuato un sorprendente batterio, la cui presenza è parsa immediatamente incredibile e dubbia, per via delle condizioni presenti sulla Stazione, localizzata a centinaia di chilometri di altezza rispetto al suolo. Niallia tiangongensis, questo il nome attribuito dagli scienziati al batterio dopo aver condotto approfondimenti via tampone all’interno di una delle cabine site nell’avamposto di Tiangong.

Questa scoperta è stata oggetto di ulteriori studi da parte dei ricercatori dello Shenzhou Space Biotechnology Group e del Beijing Institute of Spacecraft System Engineering, vista l’importanza che una simile presenza è in grado di ricoprire, specie relativamente all’aspetto della salute degli astronauti, che deve sempre ricevere il maggior grado possibile di attenzione e prevenzione. Non è stato possibile, tuttavia, risalire all’origine o al processo evolutivo caratterizzante Niallia Tiangongensis: la probabilità azzardata a seguito dei primi esami è che il batterio sia giunto direttamente su Tiangong sotto forma di spora. Quanto ne consegue è che la natura incerta non sia in grado di permetterne una definizione chiara del rischio o della potenziale minaccia.

Stazione Spaziale Cinese
Stazione Spaziale Cinese (CNSA foto) – www.aerospacecue.it

Il potenziale pericolo per gli umani a bordo

Un ulteriore studio microbiologico ha portato a scoprire che questa specie di batterio sia in grado di scomporre la gelatina, utilizzandola come primaria fonte di azoto e carbonio. Una caratteristica di certo rara, che permette allo stesso di costituirsi autonomamente una sorta di scudo protettivo di biofilm, determinante per aiutarlo nella sopravvivenza, anche in presenza di condizioni estremamente severe.

Per aspetto e caratteristiche è stato accomunato ad altri batteri terrestri, ma questa sua peculiarità, combinata al fatto che proprio i suoi fratelli terrestri rappresentino un potenziale pericolo letale per l’uomo, ha condotto gli scienziati ad ipotizzare l‘elevato rischio in caso di contatto umano. Per questo gli astronauti si trovano costretti a seguire un rigido iter, che dovrebbe garantire loro una sicurezza maggiore dal rischio di contrarre il virus. Gli stessi disinfettano le superfici, si avvalgono di sistemi di filtraggio, in grado di purificare l’aria interna alla stazione e operano mediante uno stretto monitoraggio dei microrganismi. A scriverlo è The Sun.