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Un nuovo Sole si sta facendo sentire | Astronomi hanno captato i suoi segnali: ecco cosa sta accadendo

Sole

Un sorprendente Sole (Canva-NASA foto) - www.aerospacecue.it

Gli astronomi sono parsi immediatamente catturati dall’attività di questa stella, molto simile al nostro Sole

La stella madre del nostro Sistema è ovviamente il Sole, che risulta essere una stella di dimensioni medio-piccole, possedenti un diametro pari a circa 1,39 milioni di chilometri, superiore rispetto alla Terra di quasi 100 volte.

La sua caratteristica composizione sottolinea la presenza in prevalenza di idrogeno, che ne costituisce il 75% circa, di elio, presente in minor parte, oltre che di elementi più pesanti, presenti, però, in quantità complessivamente irrisorie.

Attraverso il processo di fusione nucleare l’idrogeno che ne caratterizza la composizione si fonde in elio e questo processo comporta la liberazione di una quantità di energia a dir poco sorprendente, in grado di produrre energia.

Quella medesima energia che, sottoforma di luce e calore, consente lo sviluppo e la sopravvivenza di ogni essere vivente abitante il Pianeta Terra, che trova nel Sole una delle fonte essenziali per proseguire.

La sorprendente scoperta

Come riportato da Science Alert, una stella analoga rispetto alla nostra Madre, il Sole, starebbe inviando impulsi nello Spazio, apparentemente inspiegabili da alcuna motivazione scientifica. Questo fenomeno è stato evidenziato nell’ambito di una ricerca condotta dall’ex ingegnere NASA Richard H. Stanton, il cui lavoro si è a lungo concentrato su questa stella, la cui distanza dal Pianeta Terra risulta essere pari a circa 100 anni luce, approfonditamente studiata dall’esperto.

L’indagine è durata diversi anni e ha riguardato l’approfondimento di ben 1.300 stelle molto simili al Sole, presentanti due impulsi di luce identici, mai osservati prima d’ora, avvenuti ad una distanza di appena 4,4 secondi di tempo l’uno dall’altro e, si presume, prodotti da HD 89389, sito nella Costellazione dell’Orsa Maggiore. Questo avvenimento ha indotto Stanton nel cercare un metodo alternativo che potesse condurre alla verità effettiva, cioè a quale fosse la causa alla base di simili fenomeni; l’esperto ha deciso di optare per una metodologia del tutto inedita, utilizzando un telescopio misurante 76,2 centimetri di lunghezza, oltre che uno speciale strumento implementato dallo stesso Stanton.

Sole
La superficie solare (Pixabay foto) – www.aerospacecue.it

Un fenomeno non ancora del tutto chiarito

L’osservazione delle stelle, invece, ha previsto l’osservazione dei corpi celesti uno per uno, per intere ore, sino a raggiungere la registrazione dei movimenti di luce in modo estremamente dettagliato, cogliendo segnali luminosi anche rapidi a tal punto da risultare furtivi, avvenenti circa ogni 100 millisecondi.

Un fenomeno che potrebbe a tutti gli effetti risultare come una sorta di tentata comunicazione da parte di specie aliene, come i più fantasiosi hanno immediatamente suggerito; e in realtà, sebbene lo stesso Stanton abbia categoricamente negato questa possibilità, non si è ancora riusciti a comprendere la causa alla base di una simile produzione. Un mistero che, di certo, potrà essere svelato soltanto dedicando del tempo ulteriore per analizzare ogni differente eventualità.