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Se ti beccano così al posto di blocco sei finito | Te ne ritorni a piedi e becchi 344€ di multa

Posto di blocco e multa

Posto di blocco e multa (Canva-Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it

Basta questo dettaglio fuori posto, apparentemente ininfluente, per condurti ad una multa salatissima. Gli agenti non fanno più sconti

Non è raro, durante la circolazione dei veicoli su strada, che gli stessi possano incorrere in posti di blocco, controlli che avvengono sulle principali vie di comunicazione per prevenire l’effettuazione di violazioni del Codice della Strada.

Il fine principale dei posti di blocco è quello di garantire il massimo grado possibile di sicurezza su strada. Ciò può avvenire esclusivamente se l’interezza dei fruitori dimostrano un totale rispetto delle norme vigenti.

Per questo, i controlli prevedono la verifica dei documenti di guida, da parte delle forze dell’ordine in servizio, accertamenti sullo stato psicofisico del conducente, per rilevare l’eventuale consumo di sostanze alcoliche o stupefacenti.

E se gli automobilisti dovessero rifiutarsi di sottoporsi a questi mirati controlli? La conseguenza è da ricercarsi non unicamente in salate sanzioni amministrative, ma anche in severe conseguenze penali.

Una situazione di estremo disagio

Uno degli aspetti che vengono prevalentemente attenzionati da parte delle forze dell’ordine durante un posto di blocco è sicuramente lo stato del veicolo, con particolare concentrazione sui dispositivi volti a garantire una maggiore e più totale visibilità all’automobilista. Per questo, il Codice della Strada dispone la necessità che tutti i mezzi compienti circolazione su strada si presentino in condizioni di massima efficienza, al fine di garantire la sicurezza del conducente, degli altri occupanti del veicolo, e ovviamente della totalità degli utenti che, in un dato momento, si trovano a condividere la strada.

A definirlo è l’articolo 79 del Codice, che impone chiaramente questa indispensabile caratteristica: una funzionalità totalmente appagante a partire dalle componenti meccaniche, sino agli esterni dispositivi di visibilità, con disposizione di applicare una sanzione amministrativa pecuniaria compresa tra gli 87 e i 344 euro per tutti coloro che si dimostreranno inosservanti nei suoi riguardi.

Parabrezza scheggiato
Parabrezza scheggiato (Depositphotos foto) – www.aerospacecue.it

Le circostanze più contestate

La sanzione può rendersi concreta nei casi in cui, ad esempio, il parabrezza presenta una lieve scheggiatura o incrinatura, tenendo conto che l’articolo 237 D.P.R. 495/1992 del Codice della Strada dispone che le superfici vetrate debbano sempre mantenersi totalmente intere. Allo stesso modo, perciò, il lunotto posteriore deve sempre risultare in condizioni ottimali, considerando che anche questa superficie entra in gioco in modo cruciale nel corso di delicate manovre, come parcheggi e retromarce. Il discorso non varia se ci spostiamo a parlare dei finestrini laterali, considerando come finestrini lesionati o rotti possano essere in grado di alterare la visibilità nel corso della guida ed in particolare durante lo svolgimento di particolari manovre, come cambi di corsia o sorpassi, considerando che proprio i finestrini laterali entrano in gioco in modo cruciale per monitorare gli eventi che accadono alle spalle della nostra vettura.

E’ fondamentale, secondo quanto precisato da Brocardi.it, che l’agente delle forze dell’ordine che accerta la presenza di un disagio o di un’inefficienza, può utilizzare una certa discrezionalità nella valutazione della gravità di un’eventuale graffio o scheggiatura, ma ovviamente, nel caso in cui l’automobilista contestato dovesse decidere di muovere una contestazione, la decisione finale sarebbe soltanto nelle mani del Giudice, tenendo conto, come detto pocanzi, che è sufficiente una lieve incrinatura in un punto definito strategico per “condannare” il guidatore a saldare l’ammenda.