Home » Un caos ha creato tutti i Pianeti | Il maggiore direttore d’orchestra è stato lui: un enorme gigante a fare da buttafuori

Un caos ha creato tutti i Pianeti | Il maggiore direttore d’orchestra è stato lui: un enorme gigante a fare da buttafuori

Pianeti del Sistema Solare (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it

Pianeti del Sistema Solare (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it

Il gigante che ha fatto piazza pulita nel caos primordiale, portando ordine nel sistema solare e aprendo la strada alla nascita dei pianeti.

Tutto parte da una gran confusione. Una di quelle situazioni dove sembra che nulla abbia un senso… e invece, pian piano, qualcosa comincia a prendere forma. Pensiamo al nostro sistema solare: oggi appare come un meccanismo quasi perfetto, con i pianeti che girano ordinati attorno al Sole. Ma all’inizio era tutt’altro. Un caos vero, fatto di polvere, gas e materia che andava a sbattere ovunque.

Eppure, da tutto quel marasma è nato qualcosa di grandioso. I mondi che oggi conosciamo—compresi noi, ovviamente—si sono formati lentamente, pezzo dopo pezzo, come se qualcuno (o qualcosa) avesse deciso di mettere ordine. In realtà, non è stato un qualcuno, ma piuttosto un gioco di forze enormi che hanno modellato ogni cosa.

Gli scienziati, con telescopi e modelli al computer, ci raccontano che non è stata proprio una passeggiata. Ci sono voluti milioni e milioni di anni, scontri infiniti tra particelle, rocce, ghiaccio… insomma, una battaglia cosmica. E in mezzo a tutto questo, certi protagonisti—diciamo così—hanno avuto un ruolo più centrale degli altri.

Ecco, immaginate un’enorme pista da ballo spaziale. Tutti cercano di trovare un posto, ma c’è qualcuno che spinge, tira, decide chi entra e chi resta fuori. Un gigante con un ruolo da selezionatore. Ed è stato proprio lui a stabilire le regole del gioco.

Quando tutto era un gran casino, eppure qualcosa nasceva

Prima ancora che la Terra venisse fuori, una gigantesca nube di gas e polvere cominciò a collassare su sé stessa. Da lì è nato il Sole. Attorno a lui si formò un disco piatto e luminoso che girava vorticosamente: il famoso disco protoplanetario. Dentro quel disco, le particelle iniziavano a schiantarsi e ad attaccarsi come se fossero fiocchi di neve che si aggrappano tra loro.

Una zona importante, nel mezzo di tutto ciò, era la cosiddetta linea del ghiaccio. Lì, abbastanza lontano dal Sole, faceva freddo a sufficienza per far solidificare l’acqua. Ed è proprio in quella fascia che sono nati i giganti gassosi: Giove, Saturno, Urano e Nettuno. Avevano più “roba” da raccogliere e si sono formati per primi. I pianeti interni, come la Terra, hanno dovuto arrangiarsi con meno risorse e ci hanno messo un bel po’ di più.

Immagine di Giove (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it
Immagine di Giove (Depositphotos foto) – www.aerospacecue.it

Il colosso che ha messo ordine e deciso (quasi) tutto

Ora, veniamo al punto. Il vero protagonista di tutta questa storia è stato Giove, come spiega Popsci.com. Sì, proprio lui, il più grande del gruppo. Non solo è nato per primo, ma con la sua forza gravitazionale mostruosa ha iniziato a spostare tutto e tutti. Alcuni oggetti li ha lanciati verso il Sole (e fine, ciao), altri li ha scaraventati ai confini del sistema solare.

Ma il colpo di scena è questo: senza Giove, molto probabilmente la Terra non si sarebbe formata dove si trova oggi. È stato lui a spostare i pezzi giusti nei posti giusti, creando le condizioni per avere acqua liquida, temperature stabili e – toh! – la vita. Insomma, quel buttafuori spaziale ci ha lasciato passare, e da lì… siamo arrivati noi.