Truffa Booking, la malvagità non ha limiti | Milioni di carte di credito rubate in Italia: turisti in ginocchio

Truffa delle prenotazioni (Canva-Depositphotos) - www.aerospacecue.it
L’estate entra nel vivo e la voglia di viaggiare dei turisti impazza. Non da meno le truffe, che durante questo periodo subiscono un’impennata determinante
Nel corso del periodo estivo molteplici consumatori si preoccupano di effettuare prenotazioni correlate ai viaggi, che andranno a compiere durante il trimestre, generalmente, più rovente dell’anno, in termini di temperature, così come di flussi turistici.
Durante la fase organizzativa sarà imprescindibile decidere con cura il luogo prescelto per trascorrere le proprie ferie, in base a volontà, curiosità ed esigenze di ciascun viaggiatore. Anche l’aspetto economico figura frequentemente come una delle priorità assolute nel merito della scelta.
Ed è per questo che, per prenotare una vacanza che conduca direttamente verso una determinata meta d’Italia o del mondo, è consigliabile affidarsi sempre a professionisti del settore, che saranno in grado di fornire il pacchetto di servizi in assoluto più comodo e conveniente.
Fare ciò sarà possibile o recandosi presso una tradizionale agenzia di viaggio, oppure affidandosi a portali online, ormai rappresentanti il reale futuro, la nuova frontiera, del mondo del booking, grazie alla semplicità e all’immediatezza maggiorata di accesso a qualunque servizio.
La prudenza deve sempre restare massima
Molto spesso, proprio gli utenti che si affidano a piattaforme di prenotazione online, il cui principale esempio nel mercato odierno è sicuramente rappresentato da Booking.com, si trovano a ricevere una serie di messaggi ripetuti ed insistenti, che spingono gli stessi ad inserire i propri dati della carta di credito, nonostante il pagamento relativo al servizio sia già stato perfettamente saldato. Secondo molti potrebbe trattarsi di una richiesta non in grado di destare particolare preoccupazione, ma la realtà è ben diversa.
Gli esperti raccontano, infatti, di come questo sia in realtà un tentato attacco di fishing, una frode difficile da riconoscere dal punto di vista dei consumatori, soprattutto perché il contatto avviene direttamente all’interno dell’app di Booking.com o del sito web, piattaforme sulle quali i visitatori si sentono assolutamente sicuri nella navigazione. A far cadere nel tranello anche i più accorti è proprio il contenuto del messaggio, che non contiene obblighi o intimidazioni di alcun tipo, limitandosi ad estendere la richiesta di un “controllo della carta di credito”, ovviamente dei turisti, effettuabile mediante un link. E andando a cliccare su questo link, apparentemente esente da ogni qualsivoglia disagio, la rete dei malintenzionati si gonfierà improvvisamente, in quanto gli stessi otterranno i dati di pagamento dei malcapitati in modo subdolo.
Le truffe più subdole
E’ recentemente venuto fuori un caso in cui un cliente si è visto addebitare addirittura 200 euro sulla propria carta di credito, presumibilmente – anche se effettivi chiarimenti in merito non sono stati forniti – attraverso l’incursione dei malintenzionati direttamente nel canale di comunicazione tra la struttura ricettiva e i propri ospiti. Per questo, si consiglia a tutti coloro i quali dovessero essere avvicinati da richieste relative alla fornitura di dati di mantenere elevato il sospetto e procedere alla verifica immediata del soggetto.
In alcuni casi potrebbe essere possibile smascherare il tentativo di truffa semplicemente osservando l’indirizzo web, considerando che relativamente al sito di Booking.com questo si presenta come “.booking.com/“. In assenza di uno di questi elementi in sequenza, la probabilità che si tratti di un falso sale vertiginosamente. A riportarlo è BlueWin.ch.