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Marte, non è un film | Hanno trovato il modo per farlo: diventerà come la Terra

Cresce l'interesse verso Marte

Cresce l'interesse verso Marte (Canva-Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it

Non si tratta della trama di una nuova pellicola fantascientifica. I ricercatori sono davvero vicini ad una scoperta che potrebbe cambiare le sorti del Pianeta

Si è a lungo dibattuto sulla possibilità che Marte possa effettivamente risultare abitabile. Ad alimentare questa probabilità, sono proprio i dati e le informazioni emerse circa il suo passato, di grande fascino ed interesse per l’intera comunità.

Parliamo di una storia misteriosa, i cui “ruderi” sono giunti sino ai giorni nostri. Considerate, infatti, che nel corso delle esplorazioni marziane effettuate attraverso sonde e strumenti spaziali impiegati nelle ultime annate.

E quanto venuto fuori è davvero sorprendente: calotte polari, canyon, vulcani, letti di fiumi e corsi d’acqua ormai prosciugati, che testimoniano la possibilità di un passato ricco di forme di vita direttamente sulla superficie del Pianeta Rosso.

Indizi chiari circa la realtà che riguardava Marte nell’antichità, indubbiamente attraversata da corsi di acqua liquida. Un’immagine sicuramente opposta rispetto alla realtà che siamo capaci di osservare oggi, che ci pone il Pianeta come un luogo freddo e inospitale.

Compiuto un passo significativo

Un recente studio guidato da Erika Alden DeBenedictis, pubblicato su Nature Astronomy ha acceso i riflettori circa la possibilità di mutare le condizioni di Marte artificialmente, così da permettere alla vita, umana e non, di stabilirsi in modo definitivo sul Pianeta. Si tratta del terraforming, elemento analizzato proprio dallo studio, che propone una precisa strategia, che andrebbe a completarsi di tre fasi, al fine di comportare un cambio netto e definitivo circa l’attuale condizione marziana.

Ciò potrebbe avvenire, innanzitutto, portando ad un aumento della temperatura marziana fino a 30°C in più rispetto allo stato corrente. La domanda viene spontanea, in che modo ciò potrebbe avvenire? Impiegando soluzioni assolutamente sofisticate, che qualcuno arriverebbe a definire futuristiche, ma sicuramente in grado di offrire una concretezza senza precedenti, secondo le stime degli esperti. Si parla, più specificamente, di materiali isolanti, quali aerosol artificiali, che risultino adeguati al trattenimento del calore, ma anche specchi orbitanti; insomma, strumenti che apparivano come pura fantascienza soltanto fino a qualche decennio fa, che oggi si ergono, invece, a realtà concreta.

Corsi d'acqua su Marte
Corsi d’acqua su Marte (NASA foto) – www.aerospacecue.it

Un obiettivo chiaro e delineato

Successivamente, un ulteriore step potrebbe prevedere l’ingresso di organismi estremofili, vale a dire batteri modificati geneticamente che possano risultare in grado di sopravvivere anche alle condizioni più impervie, a partire dal gelo, passando per le radiazioni, includendo un’atmosfera profondamente tossica. La loro presenza, tuttavia, potrebbe dare il via ad un processo di riconversione chimica dell’ambiente intero e della pressione atmosferica, risultando, magari, in grado di procedere ossigeno sul Pianeta.

Mettiamo subito le cose in chiaro: stiamo parlando di un processo che impiegherebbe secoli prima di portare ad un risultato concreto, ma già soltanto il fatto di poter azzardare un piano, una precisa strategia compresa di fasi specificate in ogni minimo dettaglio, appare come il raggiungimento di una vittoria per la comunità scientifica. Lo scrive TecnoAndroid.it