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ESA, scacco matto alla NASA | Al via una missione senza eguali: capterà tutte le comunicazioni

Scacco dell'ESA alla NASA

Scacco dell'ESA alla NASA (Canva-Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it

Ci si prepara ad entrare nel vivo di una missione determinante, con pochi eguali nella storia in fatto di importanza

L’Agenzia Spaziale Europea, meglio nota come ESA, rappresenta il principale organo a livello continentale, vantando 22 Stati membri. La sua fondazione risale al 1975, durante una fase storica che ha visto l’attenzione verso il settore aerospaziale crescere vertiginosamente.

L’ESA ha più volte mostrato la propria importanza in campo internazionale, prendendo parte a numerose missioni volte ad esplorare il Sistema Solare, come la recente ExoMars, sviluppata con l’intento dichiarato di ricercare tracce di forme di vita direttamente sul suolo marziano.

Il suo ruolo è, dunque, quello di impegnarsi rappresentando la comunità europea nell’ambito dello sviluppo e dell’implementazione di sistemi spaziali sempre maggiormente sofisticati.

Tra le sue opere più significative c’è anche l’osservazione e il monitoraggio della Terra, servendosi dei satelliti, sviluppati e lanciati in orbita dalla stessa ESA per favorire e agevolare le telecomunicazioni dal Pianeta verso lo Spazio.

Un punto d’arrivo determinante

Nel corso dell’ultimo Paris Air Show, si è assistito alla sottoscrizione da parte di ESA e OHB di un contratto, che assicurerà l’avvio dei lavori volti a costruire una serie di componenti da impiegare nella futura missione LISA. Nello specifico, si prevede la realizzazione di un interferometro, che servirà a scovare ed individuare le onde gravitazionali nello spazio e che sarà formato da tre distinte navicelle, in grado di dare origine ad una formazione triangolare distante 2,5 milioni di km tra loro.

Ma perché la missione LISA rappresenta un passo così significativamente ambizioso? Innanzitutto specifichiamo che LISA rappresenta l’acronimo di Laser Interferometer Space Antenna, ed il suo lancio è previsto per il corso del 2035 con un razzo Ariane 6 – qualora i tagli che l’amministrazione Trump vorrebbe imporre alla NASA non andranno a complicare i progetti previsti -. A dirla tutta, infatti, anche l’agenzia spaziale a stelle e strisce figura tra i partner all’interno della missione, ricoprendo oltretutto un ruolo significativo, avendo in carico la fornitura di alcune componenti fondamentali alla corretta esecuzione della missione.

Illustrazione della Missione LISA
Illustrazione della Missione LISA (ASI foto) – www.aerospacecue.it

La comunità è in fermento

E nonostante il percorso che condurrà all’effettiva e concreta messa in pratica del progetto sia stato caratterizzato e sia tutt’ora soggetto a limitazioni, con elevate probabilità di ritardi, cancellazioni o obblighi di intervento al fine di operare svariate modifiche, l’ufficiale firma del contratto da poco arrivata, come sottolinea anche DDay.it, sembra confermare la volontà di ESA di impegnarsi, a prescindere da ogni ostacolo, nel perseguimento della missione LISA.

Una missione che, come accennavamo pocanzi, rappresenterà un punto d’arrivo fondamentale per l’intera comunità scientifica, in quanto le sue tre sonde – e l’enorme distanza che intercorrerà tra le stesse – permetterà l’osservazione di onde gravitazionali seguendo una banda di frequenze sensibilmente ridotta se paragonata agli osservatori terrestri. Per spiegarlo in altre parole, l’importanza di LISA risederà nel fatto che la sua capacità permetterà l’osservazione di eventi anticipando il rilevamento da parte degli interferometri terrestri, dunque a distanza di settimane o mesi rispetto a quanto riuscirebbero a concretizzare gli osservatori terrestri.