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Cina, l’obiettivo principale è la conquista dello Spazio | I satelliti mandati in orbita sono i suoi soldati per combattere gli avversari

Illustrazione della conquista dello spazio (Canva FOTO) - aerospacecue.it

Illustrazione della conquista dello spazio (Canva FOTO) - aerospacecue.it

L’obiettivo della Cina è di prendersi la sua fetta di spazio, ed incominciare a diventare anche una potenza per ciò che concerne lo spazio.

La conquista dello spazio rappresenta una delle sfide più ambiziose dell’umanità. Da quando l’uomo ha alzato gli occhi al cielo, ha sognato di andare oltre l’atmosfera, spingendosi verso l’ignoto. Quel sogno ha iniziato a diventare realtà nel XX secolo, con le prime missioni spaziali.

Il momento simbolico arriva nel 1969, con lo sbarco sulla Luna da parte degli astronauti dell’Apollo 11. Da allora, l’esplorazione spaziale ha fatto passi da gigante: satelliti, stazioni orbitanti, sonde inviate su Marte e oltre il sistema solare. È un percorso lento, ma costante, fatto di successi e fallimenti.

Oggi, lo spazio è diventato anche un terreno di collaborazione (e talvolta di competizione) tra potenze mondiali e aziende private. I progetti per tornare sulla Luna, arrivare su Marte e sfruttare le risorse spaziali sono in corso, con l’idea di rendere l’umanità una specie interplanetaria.

La conquista dello spazio non riguarda solo razzi e tecnologie avanzate. È anche una questione di visione, di curiosità e di desiderio di superare i propri limiti. Un cammino che racconta, più di ogni altra cosa, chi siamo e dove potremmo arrivare.

Lo spazio come campo da gioco globale

La Cina nello spazio ci crede sul serio, e lo dimostra con una strategia a due binari. Da un lato, c’è il grande sogno di Luna e Marte: robot, lander, raccolta di campioni e  magari un giorno anche basi permanenti. Le missioni Chang’e e Tianwen sono la punta dell’iceberg di un progetto ben più ampio, che guarda lontano. Dall’altro lato, però, c’è un fronte meno visibile ma ancora più cruciale: quello orbitale. Lì si gioca la vera partita del controllo.

Con le sue costellazioni di satelliti, Pechino sta disegnando una rete tutta sua, fuori dalla dipendenza tecnologica occidentale. E qui entra in gioco anche l’aspetto militare: la Forza Aerospaziale dell’Esercito Popolare, oggi parte ufficiale dell’apparato difensivo, è diventata il braccio operativo di una politica spaziale sempre più aggressiva (Fonte: Il Fatto Quotidiano).

Illustrazione di alcuni satelliti  (Canva foto) - www.aerospacecue.it
Illustrazione di alcuni satelliti (Canva foto) – www.aerospacecue.it

La questione dei satelliti

Come riportato da Il fatto Quotidiano, lo spazio attorno alla Terra comincia ad affollarsi. Solo qualche anno fa si contavano circa 4.000 satelliti attivi. Oggi, si è già a quota 12.000, e non è finita. Questo boom senza precedenti ha reso l’orbita terrestre un posto affollato e pure pericoloso. I detriti spaziali, molti grandi svariati centimetri ma abbastanza veloci da fare danni enormi, sono diventati una minaccia concreta.

Si parla di milioni di frammenti, e il rischio di collisioni aumenta giorno dopo giorno. Nel frattempo, Pechino spinge oltre. Non si limita a lanciare nuovi satelliti: sta lavorando su sistemi per disattivare quelli altrui. Si tratta di una “corsa allo spazio” che potrebbe comportare grandi conseguenze un po’ in tutto il mondo.