Luna, la NASA ha individuato una specie di fossa | Sono tutti increduli: si tratta di una sepoltura

Illustrazione di una tomba (Canva FOTO) - aerospacecue.it
Questa specie di fossa è stata rinvenuta sulla Luna, e la spiegazione sulla sua formazione ha lasciato a bocca aperta tantissime persone.
Le sepolture rappresentano una delle pratiche più antiche e universali dell’umanità, un modo per onorare i defunti e dare un senso al distacco. Ogni civiltà, nel corso dei secoli, ha sviluppato rituali e usanze per accompagnare il corpo di una persona verso il “dopo”, qualunque forma esso assumesse nel pensiero collettivo.
In molte culture, seppellire i morti non è solo un gesto religioso o spirituale, ma anche una questione di rispetto, memoria e identità. Le tombe raccontano storie: di famiglie, di epoche, di credenze.
Oggi esistono diverse modalità di sepoltura: inumazione, cremazione, tumulazione. La scelta dipende da tradizioni religiose, disponibilità di spazio e, sempre più spesso, da sensibilità ecologiche.
Nonostante il passare del tempo e l’evoluzione dei costumi, il bisogno di ricordare chi non c’è più resta centrale. Le sepolture non sono solo un atto finale, ma anche uno strumento attraverso cui una comunità riflette sul valore della vita, della morte e della memoria collettiva.
Una tomba sulla Luna?
A prima vista sembrerebbe la scena perfetta per un film di fantascienza: una macchia scura apparsa dal nulla, ben visibile sulla superficie polverosa della Luna, quasi fosse… una sepoltura. E allora via con le ipotesi più fantasiose: un monumento alieno dimenticato? Le rovine di un’antica civiltà extraterrestre? Oppure, chissà, una sorta di cimitero spaziale nascosto agli occhi terrestri, dove i viaggiatori stellari riposano in eterno, lontani da radar e notizie.
E come sempre accade quando c’è di mezzo lo spazio e un po’ di mistero, qualcuno inizia a collegare tutto: le foto in bianco e nero, il silenzio radio, i dettagli sfocati. Il fatto che nessuno abbia subito chiarito cosa fosse quella macchia ha alimentato un certo fascino. E se quella “ferita” lunare fosse davvero un messaggio? O il risultato di qualcosa che, sinceramente, non si doveva vedere?
Di cosa si tratta?
La verità, come spesso succede, è un po’ meno esotica ma non meno affascinante. Come riportato da HD Blog, quella macchia visibile sul suolo lunare non è altro che il segno lasciato dal lander Resilience della compagnia giapponese ispace, che il 5 giugno 2025 ha concluso la sua missione con un impatto violento nel Mare Frigoris, una vasta distesa vulcanica nel nord della faccia visibile della Luna.
A identificare il luogo dello schianto è stato il Lunar Reconnaissance Orbiter della NASA, che ha catturato un’immagine nitida del punto d’impatto, ben evidenziato da un alone scuro circondato da materiale più chiaro, sollevato al momento della collisione (fonte: NASA, via HDblog.it). Non solo il lander è andato distrutto, ma con lui anche il piccolo rover Tenacious, progettato dalla divisione europea di ispace con sede in Lussemburgo.