Milos, da casa di pescatori a case vacanza | La nuova moda è davvero fantastica: dormi coi piedi in mare

Illustrazione delle case dei pescatori (Canva FOTO) - aerospacecue.it
Questo posto è molto caratteristico, ed un tempo abitavano gli antichi pescatori del luogo, ma ora è possibile passarci le vacanze.
Le case dei pescatori sono da sempre un tratto caratteristico dei borghi marinari. Piccole, essenziali, spesso costruite con ciò che il mare e la terra offrivano, queste abitazioni raccontano una storia fatta di lavoro, umiltà e stretto contatto con la natura.
Spesso disposte in fila lungo i porti o le rive, le case dei pescatori seguivano una logica pratica: vicine alle barche, esposte al sole per asciugare reti e corde, protette dal vento grazie a muri spessi o tetti spioventi. L’architettura cambiava da zona a zona, ma ovunque si respirava lo stesso spirito: quello di comunità legate da ritmi antichi e solidali.
Col tempo, molte di queste case sono state ristrutturate, trasformate in residenze turistiche o seconde case. Ma chi ha avuto modo di visitarle nella loro forma originaria sa che c’era un’anima concreta e affascinante tra quelle mura salsedine.
Oggi le case dei pescatori sono diventate veri e propri simboli culturali. In certi angoli d’Italia, come a Camogli o a Procida, il loro fascino attira curiosi da tutto il mondo.
Piccole case, grandi storie…di mare
Sono basse, colorate, spesso umide di salsedine e silenziosamente adagiate sulla costa. Le case dei pescatori non sono semplici abitazioni: raccontano vite intere passate tra le onde, reti intrecciate a mano, e tramonti osservati dalla soglia. Le si riconosce subito: piccole, a ridosso dell’acqua, con quelle porte larghe abbastanza da far entrare una barca. E se ci si passa davanti, viene naturale immaginare una cena a base di pesce appena cucinato, con il rumore del mare a fare da sottofondo.
Un tempo erano veri e propri depositi per le barche, ma anche ripari notturni, laboratori artigianali, rifugi familiari. In Grecia, come in tante isole del Mediterraneo, queste strutture avevano un’anima pratica, quasi spartana. Eppure, c’era sempre un dettaglio, una mano di pittura sgargiante o una finestra con i gerani, che lasciava intravedere un certo orgoglio. Una bellezza semplice, ma autentica. Come nel caso di Milos.
Dai remi agli affitti brevi
Come riportato da Vogue, oggi molte di quelle antiche syrmata hanno cambiato volto. In villaggi come Klima, Mandrakia e Firopotamos (per restare sull’isola di Milos), le vecchie case dei pescatori sono diventate vere e proprie mete turistiche. Ristrutturate con cura, arredate in stile minimale e spesso messe in affitto su piattaforme come Airbnb, mantengono il fascino originario, ma con qualche comodità in più. Qualcuna ha ancora la scaletta che scende direttamente in mare, altre offrono colazioni vista tramonto o piccole esperienze locali.
A Klima, ad esempio, le facciate variopinte sembrano dipinte apposta per Instagram, ma ogni colore aveva (e ha) un significato. A Mandrakia si vive attorno a un porticciolo minuscolo, con le barche che ondeggiano appena. E Firopotamos, incastonato tra le rocce, regala un isolamento quasi poetico.