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NASA, lo credevano tutti morto da anni | Questo satellite resuscita e comunica con la Terra

Illustrazione di un satellite che invia dati (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it

Illustrazione di un satellite che invia dati (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it

Un satellite dimenticato da oltre 50 anni emette un segnale misterioso, lasciando gli scienziati senza spiegazioni immediate.

A volte basta poco per far riemergere qualcosa che credevamo perso da decenni. Un segnale. Un lampo improvviso. Un frammento che riaccende i riflettori su un passato sepolto tra polvere di stelle e vecchie antenne. Lo spazio, si sa, non dimentica. E quei vecchi strumenti lassù, in orbita, anche se spenti da anni, potrebbero ancora sorprenderci.

Tra detriti e rottami che girano intorno alla Terra, ci sono anche pezzi di storia. Vecchi satelliti, missioni dimenticate, esperimenti che all’epoca erano avanguardia. Alcuni non funzionano più da decenni, eppure… eppure sono ancora lì, silenziosi. Fermi ma non spariti. Invisibili ma ancora tracciabili. Uno di questi è tornato a farsi sentire. In modo del tutto inaspettato.

Se ci pensi, è un po’ come aprire una vecchia radio a valvole e trovare dentro un suono. Una trasmissione mai interrotta, solo messa in pausa da un tempo lunghissimo. È il fascino delle tecnologie di un tempo, che sembrano ormai fuori gioco ma poi, per qualche motivo, si riaccendono. Anche solo per un istante. Anche solo per dire: “Sono ancora qui”.

Questo “qui” però è l’orbita terrestre. Una zona affollata, trafficata, dove ogni tanto succede qualcosa di strano. Di inspiegabile. A volte si tratta solo di coincidenze, altre volte sono fenomeni ancora poco compresi. Ma quando un oggetto spento dal ‘67 emette un segnale, non si può proprio ignorare.

Il ritorno di un segnale inaspettato

Tutto è iniziato lo scorso 13 giugno 2024, come riporta anche Fanpage. I ricercatori dell’ASKAP, una rete di radiotelescopi che si trova in Australia Occidentale, hanno captato qualcosa di anomalo: un impulso radio brevissimo, 30 nanosecondi appena, ma potente. La prima cosa strana? Non veniva dallo spazio profondo, da galassie lontane o chissà cosa. No. Era un segnale terrestre, o quasi.

Facendo le dovute verifiche, sono riusciti a tracciare la sorgente. E lì la sorpresa: quel segnale arrivava da un vecchissimo satellite della NASA, il Relay 2. Era stato lanciato nel 1964 e aveva smesso di funzionare nel 1967. Da allora, più nulla. Silenzio. E adesso, all’improvviso, questo segnale. Ma a cosa è dovuto?

Relay 2 (The Independent - NASA foto) - www.aerospacecue.it
Relay 2 (The Independent – NASA foto) – www.aerospacecue.it

Ipotesi e possibili spiegazioni

Gli scienziati hanno subito cercato di capire cosa fosse successo. Secondo Clancy James e il suo team del Curtin Institute of Radio Astronomy, ci sono due possibilità. Una è che il satellite abbia accumulato cariche elettrostatiche e le abbia rilasciate, come una scarica. È un fenomeno già osservato altrove, niente di paranormale. O quasi.

L’altra ipotesi è una collisione con un micrometeorite. L’urto potrebbe aver liberato una nube di plasma, e questo avrebbe generato il segnale radio. Insomma, niente risvegli miracolosi. Ma comunque, qualcosa di raro. E utile: studiare eventi simili potrebbe aiutare in futuro a proteggere i satelliti attivi da disturbi o falsi allarmi nei sistemi di rilevamento.