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Scienziati Senza parole dopo la scoperta | Questo Asteroide è assurdo: non è possibile che si sia formato cosi

Illustrazione di un asteroide vicino alla Terra (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it

Illustrazione di un asteroide vicino alla Terra (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it

Un frammento d’asteroide sconvolge le certezze degli scienziati sul sistema solare primordiale: ecco cos’hanno scoperto.

Quando si parla di esplorazione spaziale, di solito si pensa a razzi, pianeti lontani o magari a qualche astronauta galleggiante. Ma a volte, basta un pezzettino minuscolo di roccia per scombussolare tutto quello che si credeva di sapere.

Gli asteroidi, per esempio, sono come delle capsule del tempo: dentro ci sono indizi vecchi di miliardi di anni che raccontano com’era il sistema solare all’inizio. E proprio quando ci si illude di aver capito qualcosa, ecco che arriva la sorpresa.

Grazie a queste missioni automatiche – sonde spaziali super sofisticate, mica robetta – riusciamo a raccogliere materiale da posti remoti e misteriosi. Poi succede che uno di quei granelli, analizzato al microscopio, rivela qualcosa di… strano. Anzi no, stranissimo. Qualcosa che proprio non ci dovrebbe essere.

Ciò che rende tutto ancora più affascinante è che spesso sono proprio gli errori, o meglio, le anomalie, a farci fare i salti in avanti. Quando qualcosa non torna, quando i dati vanno in una direzione imprevista, lì in mezzo può nascondersi una nuova scoperta. E non è solo una questione tecnica. È quasi una sfida filosofica: se ciò che sembrava certo ora vacilla, allora forse dobbiamo riscrivere tutto.

Nuove ipotesi sulla formazione degli asteroidi

Quello che è successo di recente con Ryugu è un esempio perfetto. Un team dell’Università di Hiroshima, mentre esaminava i campioni riportati a Terra dalla sonda Hayabusa2, si è imbattuto in un minerale davvero inaspettato. Si chiama djerfisherite – nome complicato, lo so – e, in teoria, non dovrebbe proprio esserci. Di solito si forma in condizioni di calore estremo, nelle regioni più interne del sistema solare, e non su un asteroide freddo e lontano come Ryugu.

Il fatto che questo composto sia comparso nel grano numero 15 del campione C0105-042 ha spiazzato tutti. “È come trovare un seme tropicale nel mezzo dell’Artico”, ha detto uno dei ricercatori, il professor Masaaki Miyahara. E il paragone è perfetto: un’anomalia così grossa che cambia il modo in cui guardiamo l’intero sistema solare. Ma come si spiega tutto questo?

Ghiaccio su asteroide (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it
Ghiaccio su asteroide (Depositphotos foto) – www.aerospacecue.it

Una scoperta che cambia le regole

Ora, gli scienziati stanno cercando di spiegarsi il fenomeno. Due le ipotesi sul tavolo. La prima: forse Ryugu ha inglobato frammenti di altri oggetti celesti, magari dopo qualche impatto o collisione. L’altra, che sembra quella più probabile al momento, è che ci siano stati processi chimici interni all’asteroide stesso, che hanno creato le condizioni giuste per far nascere questo minerale.

Insomma, Ryugu potrebbe avere una storia molto più movimentata e variegata di quanto si pensasse. La scoperta, pubblicata sulla rivista Meteoritics & Planetary Science, come riporta SFP Versilia, suggerisce che i corpi primitivi come questo non sono così omogenei. E soprattutto, ci ricorda che ogni nuova missione spaziale potrebbe svelare una realtà molto diversa da quella che ci aspettiamo.