Mercedes, allerta difetto di fabbricazione | L’80% degli automobilisti è a rischio: riportatele dal concessionario

Automobilista affranto (Freepik foto) - www.aerospacecue.it
Un indubbio disagio, non poi così raro. Ecco quali sono gli obblighi a carico dei conducenti quando una vettura presenta un potenziale rischio
E’ più frequente del previsto riscontrare problematiche tecnico-strutturali all’interno delle proprie vetture, senza riuscire a comprenderne le origini. Se la nostra macchina è stata sempre mantenuta in perfetto stato, evitando incidenti o anche minime lesioni, perché mai dovrebbe presentare questi disagi?
Ebbene, molto spesso l’origine è da attribuire esclusivamente a errori o defezioni risalenti al processo produttivo della vettura stessa, se non al momento della sua progettazione. Aspetti la cui importanza viene sottovalutata, ma che a lungo possono condurre a situazioni poco piacevoli.
La vettura, di conseguenza i suoi abitanti, potranno risentirne sotto il punto di vista della sicurezza, aspetto indubbiamente prioritario quando si parla di autovetture, ma anche a livello di comfort e prestazioni.
Sia chiaro, stiamo parlando di aspetti egualmente fondamentali. Immaginate di star procedendo tranquillamente con la vostra macchina in strada ed incorrere in anomalie correlate all’utilizzo dello sterzo, dei freni o della leva del cambio. Di certo non una sorpresa gradita.
In cosa consiste la procedura?
Quando un’automobile viene sottoposta a richiamo, si sottolinea indirettamente la presenza di un potenziale fattore di rischio che non rende sufficientemente sicura la vettura immessa nel mercato o già circolante su strada. Generalmente, queste problematiche sono da ricercare in difetti di fabbricazione, più o meno impattanti sulle prestazioni complessive delle autovetture. Onde evitare ogni qualsivoglia tipo di rischio nei confronti dei consumatori, l’unica via possibile da percorrere nel caso in cui la mosca dovesse presentarsi dinnanzi al naso dei produttori è quella di procedere al richiamo. Ciò avviene quando gli standard di sicurezza, che dovrebbero figurare al massimo livello, non paiono totalmente idonei.
La procedura impone all’azienda produttrice del modello inquisito di diramare e diffondere un comunicato ufficiale in cui viene ufficializzato il maxi richiamo. Come cambia la situazione nei confronti dei consumatori? Il loro unico obbligo è quello di rispettare in modo totale il richiamo effettuato, provvedendo, dunque, a “sbarazzarsi” della propria automobile. In che modo? Riportandola presso l’officina, dove il difetto tecnico presente dovrà essere limato, ovviamente a spese della casa automobilistica di riferimento, che si è occupata della produzione dello stesso. Per un totale di 0 centesimi di uscita dalle tasche dei fruitori, da parte dei quali, ovviamente non esiste alcuna responsabilità.
Il recente ed eclatante caso
Pensate addirittura che un famoso marchio di autovetture ha recentemente diffuso un comunicato ufficiale in cui viene specificato il richiamo di un preciso modello, che ha comportato la diffusione dell’allarme sull’80% circa delle vetture totali. E’ stata la Mercedes con la sua AMG One, apprezzata da molti ma posseduta da pochi consumatori, per via della sua esclusività.
Pensate, infatti, che sono state appena 275 le vetture immesse sul mercato e che si trovano attualmente sotto proprietà di privati, perfettamente circolanti su strada. Tra l’altro, l’80% delle stesse, come detto pocanzi – vale a dire 219 unità – sono state riguardate dal richiamo proprio del colosso produttivo tedesco, come chiarisce un articolo pubblicato su Mondo-Motori.