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Auto, se ti beccano a guidare quella di tua moglie son dolori | Al Posto di blocco ti spennano come un pollo: 3000€ di multa

Discussione al posto di blocco (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it

Discussione al posto di blocco (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it

Dietro al volante di un’auto che guidi possono nascondersi più problemi di quanti ne immagini: fai attenzione.

Capita a tutti, prima o poi: ti serve un’auto, la tua è in officina o semplicemente non ce l’hai sotto mano, e allora prendi in prestito quella di un familiare o di un amico. Sembra la cosa più naturale del mondo, no? Tanto hai la patente, l’auto è assicurata… che problema vuoi che ci sia? Beh, non è proprio così semplice.

In realtà, la legge italiana è molto più pignola di quanto molti pensino. Un passaggio di chiavi che sembra innocuo può trasformarsi in un bel guaio se non si rispettano certe regole. E il punto è proprio questo: quasi nessuno le conosce davvero. C’è chi lo scopre troppo tardi, magari durante un normale controllo dei documenti per strada.

E no, non basta dire “è l’auto di mia moglie” o “me l’ha prestata mio fratello per una settimana”. La legge va oltre le buone intenzioni. Ci sono limiti di tempo, obblighi burocratici e dettagli anagrafici che fanno tutta la differenza. E ignorarli può portare a multe pesanti… tipo davvero pesanti.

Ciò che sembra una cortesia tra parenti può diventare un incubo legale. Da quanto tempo guidi quella macchina, se hai avvisato la Motorizzazione o no: tutto questo può pesare come un macigno nel momento meno opportuno.

Quando il favore rischia di costare caro

Ecco il punto chiave: secondo l’articolo 94 del Codice della Strada, se usi un’auto che non è intestata a te per più di 30 giorni consecutivi, devi farlo sapere alla Motorizzazione. Serve un documento, una roba chiamata comodato d’uso gratuito, in cui si scrive chi sei, chi è il proprietario, e perché stai usando l’auto.

Senza questa comunicazione, scatta la multa. E mica spiccioli: si parte da 705 euro e si può arrivare oltre i 3.500. Non solo: ti possono ritirare pure la carta di circolazione. È successo davvero — gente multata solo perché guidava la macchina della moglie… che però non soddisfaceva un piccolo dettaglio.

Posto di blocco e multa (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it
Posto di blocco e multa (Depositphotos foto) – www.aerospacecue.it

Il dettaglio che fa tutta la differenza

Sì, perché se la persona che ti presta l’auto non vive con te, cioè non risulta ufficialmente residente allo stesso indirizzo, allora per la legge siete come due perfetti sconosciuti. Niente convivenza, niente esenzioni. E quindi scatta l’obbligo della registrazione, anche se si tratta di tua moglie. Assurdo? Forse. Ma è così che funziona.

Come raccontato su Crypto.it, è bastato un controllo su strada per far partire una multa salata. Solo perché il marito era alla guida dell’auto intestata alla moglie… con cui però non condivideva la residenza. E in quei casi, purtroppo, la legge non guarda in faccia nessuno.