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Dal Big Bang al Big Crunch | Rivelata la data della fine della Terra: stiamo per morire tutti pressati

Big bang

Big bang (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it

Ecco come si prospetterà la fine del nostro pianeta secondo uno studio. Saremo tutti schiacciati da una grande pressa.

L’universo, nella sua immensità e complessità, ha avuto origine circa 13,8 miliardi di anni fa con il Big Bang, una gigantesca esplosione che ha dato il via allo spazio, al tempo, alla materia e all’energia. In quel momento primordiale, tutta la materia dell’universo era concentrata in un unico punto estremamente denso e caldo.

Da lì, è iniziata un’espansione continua, che ancora oggi prosegue. Con il raffreddamento progressivo dell’universo, si formarono le prime particelle, poi gli atomi e successivamente le stelle e le galassie. All’interno di queste ultime, i processi nucleari delle stelle diedero vita agli elementi chimici necessari per la formazione di pianeti e, in seguito, della vita.

La Terra si è formata circa 4,5 miliardi di anni fa, in un sistema solare nato da una nube di gas e polveri residue provenienti da antiche esplosioni stellari. Inizialmente un globo rovente e caotico, il nostro pianeta ha subìto nei millenni un lento processo di raffreddamento, formazione della crosta terrestre, dei mari e dell’atmosfera.

Successivamente, attraverso l’evoluzione chimica e biologica, sono comparse le prime forme di vita. Dai microrganismi ai dinosauri, fino ai mammiferi e infine all’uomo, la Terra ha attraversato fasi complesse che testimoniano quanto la sua storia sia strettamente legata a quella dell’universo.

Tantissime osservazioni

La conoscenza del Big Bang e dell’evoluzione della Terra è frutto di secoli di osservazioni, scoperte scientifiche e progressi tecnologici. Grazie all’astronomia, alla fisica e alla geologia, oggi possiamo ricostruire con precisione molte tappe fondamentali di questo lungo viaggio cosmico.

I telescopi spaziali, i radiotelescopi e le missioni interplanetarie hanno permesso di raccogliere dati preziosi sull’origine dell’universo e sulla formazione dei pianeti. Allo stesso modo, lo studio delle rocce, dei fossili e dei movimenti tettonici ci racconta la storia dinamica del nostro pianeta.

Esplosione spaziale
Esplosione spaziale (Depositphotos foto) – www.aerospacecue.it

Come finirà tutto

Come riportato su thesun.co.uk, una nuova teoria rivoluzionaria suggerisce che l’universo non continuerà a espandersi per sempre, ma inizierà a contrarsi tra circa 7 miliardi di anni. Secondo uno studio condotto da fisici di diverse università, tra cui Cornell e Shanghai Jiao Tong, l’universo raggiungerà una dimensione massima, per poi invertire la sua espansione e collassare lentamente in un punto unico: un evento catastrofico chiamato “Big Crunch”, l’opposto del Big Bang.

Il fulcro di questa teoria è l’energia oscura, una forza enigmatica che costituisce circa il 70% dell’universo conosciuto. Finora si pensava che l’energia oscura fosse responsabile dell’espansione accelerata dell’universo. Ma i nuovi studi ipotizzano che questa forza possa essere dinamica, cioè destinata a indebolirsi nel tempo, fino a causare una contrazione dell’universo.